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Trattamento rifiuti / Boccea / Via di Casal Selce, 383

La chiesa contro Gualtieri e i biodigestori a Cesano e Casal Selce

Il discorso del nuovo vescovo mons. Ruzza: "Ambiente va difeso, ascolto su scelte che influenzano salute popolazione"

Anche la chiesa prende posizione sui biodigestori che il Campidoglio vuole realizzare a Casal Selce e Cesano. Due impianti anaerobici per consentire il trattamento dei rifiuti organici attraverso un processo di compostaggio. Se ne parla da anni, era il 2017 quando li presentò la giunta guidata da Virginia Raggi, ma saranno probabilmente realizzati utilizzando i fondi del Pnrr

Compostaggio a Cesano e Casal Selce

I biodigestori, sui quali il sindaco Roberto Gualtieri tiene la barra dritta, spaccano la maggioranza comunale e agitano i territori dai quali il Comune ha già incassato ripetuti ‘no’ alla realizzazione. 

Dalla Valle Galeria, che dopo la chiusura di Malagrotta aveva creduto alla promessa del “mai più impianti per rifiuti nella zona”, a Cesano, dove il territorio “è già saturo” vista la presenza del depuratore, del deposito di scorie nucleari del centro di ricerca Enea e di Radio Vaticana, c’è un muro di indisponibilità ad ospitare i biodigestori. 

“Impianti moderni e sostenibili per puntare concretamente alla chiusura del ciclo dei rifiuti e ad un'economia sempre più circolare" - sostiene il sindaco Gualtieri sottolineando come i siti faranno risparmiare ai romani 20 milioni di euro. Impianti ecosostenibili “necessari per la città”, ha detto nel conclave di maggioranza l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, pronta a visitare quelli di Bologna per dissipare i dubbi dei suoi. 

Cesano e Casal Selce non vogliono i biodigestori

Ma i territori sono sul piede di guerra: Cesano e Casal Selce ribadiscono il ‘no’ e trovano la sponda del nuovo Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Porto Santa Rufina, quella che si estende da Fiumicino a Santa Marinella passando anche per i municipi XIII e XV di Roma, Mons. Gianrico Ruzza.

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La chiesa contro i biodigestori che vuole Gualtieri

Nella celebrazione il nuovo vescovo, che è anche membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, ha parlato dei biodigestori previsti a Roma sottolineando l’impegno in un territorio così vasto e ricco di bellezze come quello della sua diocesi alla “custodia del creato”. Il Monsignore ha invitato le istituzioni civili ad assumere un “atteggiamento responsabile e coerente nella direzione di un’opzione di vita sostenibile ed ecocompatibile”. 

“Penso che questa diocesi possa e debba impegnarsi per sostenere una cultura della sostenibilità e per difendere l’ambiente in cui viviamo. E non da ultimo potrà offrire indicazioni alle autorità civili soprattutto quando siano urgenti e necessarie scelte che poi vanno a influenzare le condizioni di salute della popolazione, come potrebbe avvenire - ha sottolineato il vescovo Ruzza - nella questione annosa dei rifiuti e oggi dei biodigestori”. Poi l’invito al dialogo: “Camminare insieme in questo tempo di esperienza sinodale ci chiede di ascoltare tutti e di considerare le esigenze e domande di ciascuno in quella linea di conversione all’ascolto che ci aiuterà a tessere la trama del tessuto sociale nella ricerca della riconciliazione e del desiderio di partecipazione alla vita pubblica che deve caratterizzare la presenza dei cristiani nella società civile”. 

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