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Sgombero La Barbuta: "Raggi conclude progetto milionario fallimentare"

Attacco frontale da Opera Nomadi, ma anche da Fassina (SxR) e Zannola (Pd): "Usa le persone a scopo elettorale". Fratelli d'Italia contro il cohousing: "Quelle case spettano ai romani"

Una diretta televisiva su Canale 5, circondata da un paio di corpulenti agenti della polizia locale di Roma Capitale: è così, in versione inviata, che la sindaca uscente Virginia Raggi ha annunciato ieri giovedì 23 settembre ai cittadini l'inizio dello sgombero del "villaggio della solidarietà" de La Barbuta, ai confini con il comune di Ciampino. Azione che non ha lasciato indifferenti gli addetti ai lavori e gli esponenti politici romani.

Opera Nomadi: "Progetti di superamento affidati a dilettanti"

Sicuramente non l'Opera Nomadi e il suo presidente Massimo Converso. L'ente morale, che dal 1966 si occupa delle comunità rom, sinti e camminanti di tutta Italia, ha diffuso una nota al vetriolo nei confronti di Raggi. "In prossimità delle elezioni comunali di ottobre - esordisce Converso - Virginia Raggi, in collaborazione con la Croce Rossa e purtroppo anche con il Dipartimento Governativo UNAR, ha concluso il fallimento dei milionari progetti europei con i violenti sgomberi di Boccea ad inizio mese e ora quello di Ciampino. Si tratta di Comunità rom che vivono a Roma sin dalla fine degli anni ’60 e che non hanno più rapporto con le regioni jugoslave di provenienza (in particolare la Bosnia Erzegovina ed in misura molto più ridotta Croazia e Macedonia del Nord). Lo sgombero dei rom croato/montenegrini di Boccea propagandato come chiusura di un campo ne ha invece prodotti almeno altri quattro, esattamente come oggi sta avvenendo a Ciampino con i rom di origine bosniaca". 
Opera Nomadi sottolinea l'assenza di progettualità e soluzioni per quanto riguarda l'inserimento lavorativo di chi viveva nei campi. "A Boccea, Ciampino e Castel Romano - scrive l'ente - non è stato mai risolto da Virginia Raggi il problema occupazionale né quello della scolarizzazione e per quello abitativo si è proceduto in modo dilettantesco e perciò irrazionale con assegnazione di case popolari, tramite improbabili mediatori che hanno favorito addirittura le famiglie immigrate in Italia molti anni dopo quelle storiche, a cui è stata proposta l’impossibile soluzione di affittare appartamenti tramite contratto". Inoltre, denuncia Converso "dilettanti pagati con inutili consulenze e progetti inutili dalla sindaca sono riusciti ad assegnare case mononucleari costringendo a convivere famiglie non legate da partentela, per cui si è continuato ad aumentare l'illegalità abitativa dei rom jugoslavi a Roma, costringendoli a vivere nei parcheggi". 

"Raggi usa le persone a scopo elettorale"

"Un vergognoso spot elettorale". Lo definisce così Stefano Fassina, consigliere capitolino di Sinistra X Roma e tra i promotori della lista Sinistra Civica Ecologista. "E' davvero triste lo sciacallaggio attuato dalla sindaca - prosegue - per tentare di recuperare qualche voto. Il superamento di questi ghetti invivibili e pericolosi si raggiunge con percorsi alternativi pazientemente costruiti, come previsto dalla strategia europea, perché di fronte ai persone e non scarti umani. L'amministrazione non ha offerto ai residenti soluzioni alternative realmente praticabili, ora le famiglie sgomberate saranno in mezzo alla strada in qualche altra periferia". 
Anche Giovanni Zannola, consigliere Pd in assemblea capitolina e candidato alle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre, ha detto la sua: "Raggi usa ancora una volta le persone a scopo elettorale - scrive in una nota - come in tutti gli altri casi questo sgombero genererà decine di insediamenti spontanei, senza dare risposte a chi vive in condizioni di marginalità". 

"Il Comune dà le case ai rom senza diritto"

Fratelli d'Italia, invece, affronta la questione da tutt'altra direzione focalizzandosi sull'assegnazione delle case popolari ai nuclei familiari sgomberati. "Negli ultimi tempi sono stati messi a disposizione, da parte del dipartimento politiche abitative - scrivono i dirigenti romani Lavinia Mennuni e Giovanni Ottaviano candidati in assemblea capitolina e Giorgio Mori candidato nel consiglio del XV Municipio - circa trenta alloggi di edilizia residenziale pubblica che erano tornati nelle disponibilità del Comune. Ciò che ci indigna è che questi appartamenti, invece di essere assegnati ai romani in attesa dello scorrimento della graduatoria, saranno dati ai nomadi coinvolti nel progetto di cohousing per il superamento dei campi rom. Con ogni probabilità non sono nemmeno in graduatoria.

"Propaganda a basso costo"

"Vuoi fare propaganda a basso costo?" chiede in un post Facebook Christian Raimo, assessore alla Cutura in III Municipio e candidato consigliere con Roma Futura: "Sgombera un campo rom - la risposta - . Virginia Raggi da due anni si è fatta una road map elettorale e uno dopo l'altro sta sgomberando i campi, creando semplicemente accampamenti informali. E' accaduto a Camping River, riaccadrà al La Barbuta". 

Leggi anche: Sgombero La Barbuta: "Raggi butta in strada 90 persone a scopi elettorali"

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