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Due concorsi per il Polo civico Flaminio e il mercato rionale San Giovanni di Dio: "Così avremo i progetti migliori"

L'iter presentato alla Casa dell'Architettura dalla sindaca Raggi e dall'assessore all'Urbanistica Montuori

Dopo campo Testaccio nella Capitale sono pronti a partire due nuovi concorsi di progettazione: il primo per la creazione del Polo civico Flaminio, che sorgerà nel complesso edilizio dell’ex caserma Guido Reni, nel II municipio, il secondo per la riqualificazione del mercato rionale San Giovanni di Dio nel XII municipio. La presentazione si è tenuta questa mattina presso la Casa dell’Architettura di piazza Manfredo Fanti alla presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, dell’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, e del responsabile dell’Area concorsi dell’Ordine degli architetti di Roma, Andrea Iacovelli, insieme al consigliere dell’Ordine Roberto Grio. Il concorso si aprirà il 2 settembre prossimo e, ha spiegato Montuori, “entro dicembre avremo il vincitore”. L’iter è stato bandito da Roma Capitale in collaborazione con l’Ordine degli architetti. L’investimento totale per le fasi di progettazione è di 800 mila euro.

Nel ‘Polo civico Flaminio’ verrà realizzata una nuova biblioteca e una ‘casa del quartiere’ che dovrebbe diventare un luogo “fruibile lungo tutto l’arco della giornata” per “aggregare persone” e “fortificare il tessuto associativo”, un luogo “flessibile e funzionale” nel quale sia possibile sperimentare “commistioni d’uso”. Altro indirizzo progettuale che peserà nella selezione del vincitore sarà la capacità di pensare a “spazi integrati per incidere nel dialogo tra l’interno e l’esterno” con l’obiettivo “della massima accessibilità e fruibilità, per abbattere anche le barriere di tipo architettonico”. Il nuovo Polo civico Flaminio sorgerà su 6.400 metri quadrati, parte del complesso residenziale, commerciale e alberghiero da 55 mila metri quadrati totali, dei quali 35 mila di residenziale, che realizzerà Cassa depositi e prestiti immobiliare al posto dei manufatti dell’ex caserma.

“Il progetto vicitore verrà affidato a Cdpi che si occuperà di realizzarlo così come previsto dalle delibere in merito”, ha spiegato Montuori. Per la sua realizzazione è previsto un finanziamento di 6 milioni di euro. Altra cosa è lo spazio pubblico di circa 10mila metri quadrati che nel progetto iniziale era destinato ad ospitare il Museo della Scienza. “Non ci sono le risorse per coprire l’intervento”, ha spiegato Montuori. “La cifra che era stata pensata inizialmente non copre nemmeno un quarto del necessario. Attualmente è in corso un ragionamento con il vicesindaco Luca Bergamo perché il futuro museo dovrebbe entrare a far parte della rete dei musei civici di Roma”. Per quanto riguarda l’intervento di trasformazione delle ex caserme di Guido Reni, che verrà realizzato con progetto dello studio Viganò, “siamo agli ultimi nulla osta in conferenza dei servizi. Dovremmo partire entro quest'anno”.

Dal secondo concorso emergerà invece il progetto che rinnoverà il mercato rionale di San Giovanni di Dio nel XII municipio. La richiesta per la realizzazione del progetto è quella di non concentrarsi solo sulla riqualificazione del mercato ma anche sulle sue “interazioni con il contesto urbano”. In particolare, rispettare la “funzione aggregativa della piazza, proponendo una nuova tipologia di mercato rionale che possa essere un luogo della città e non solo una struttura specializzata”. Un luogo “in cui sia possibile svolgere altre attività, non solo connesse alla commercializzazione, uno spazio che la comunità locale possa riconoscere come una piazza-mercato vitale anche al di fuori dell’orario di apertura del mercato stesso”. L’area interessata si estende per oltre 7mila metri quadrati. I cantieri costeranno 4,2 milioni di euro e, ha fatto sapere Montuori, “la riqualificazione è già stata inserita nel Piano delle opere pubbliche” ed è quindi finanziabile in sede di bilancio.

“Abbiamo avviato da tempo una collaborazione con l'Ordine degli architetti perché stiamo attivando e realizzando quel cambio di prospettiva e quella visione per cui secondo noi gli interventi di rigenerazione devono essere fatti partendo da una progettazione pubblica in stretta sinergia con tutti gli attori della città: cittadini, architetti, urbanisti, università, che all'interno di un percorso partecipativo sono chiamati esprimere quelle che sono le loro volontà e i loro desideri. Questo è il modo con cui lentamente ma progressivamente vogliamo procedere con la progettazione urbanistica”.

Montuori ha poi aggiunto: “Erano almeno dieci anni che il Comune di Roma non avviava un concorso di progettazione pubblico e penso che riprendere in mano un piano di programmazone simile sia un atto politico. C'è bisogno di luoghi eccezionali e di luoghi della vita di tutti i giorni e c'é bisogno di qualità diffusa, di diffondere la cultura della trasformazione del territorio. Per questo ritengo molto importante il lavoro che stiamo portando avanti”.

Anche Iacovelli ha sottolineato la centralità del concorso pubblico: “Deve diventare uno strumento ordinario. Il progetto di architettura deve tornare ad essere il baricentro delle scelte di trasformazione urbana”. Nei prossimi mesi, è emerso nel corso della conferenza stampa, verrà lanciato anche il concorso per il Centro culturale di Tor Marancia, nell’VIII municipio, che ospiterà la scuola di formazione del Teatro dell’Opera.

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