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Politica Esquilino / Via Carlo Emanuele I

No allo sgombero immediato del palazzo occupato da CasaPound: il centrodestra boccia la proposta

La richiesta era contenuta in un provvedimento presentato da Angelo Bonelli dei Verdi

Gli occupanti della storica sede di CasaPound, all’Esquilino, non saranno sgomberati. Almeno nell’immediato. Non è passata infatti la proposta che i Verdi avevano portato in Parlamento.

La proposta bocciata

Nell’iter amministrativo che porta alla conversione in legge del decreto rave, il presidente di EuropaVerde Angelo Bonelli aveva cercato di inserire un ordine del giorno piuttosto mirato. Richiedeva da una parte una modifica di legge per sanzionare chiunque organizzai o promuova” raduni che abbiamo collegamenti con il fascismo. Al tempo stesso Bonelli aveva inserito la richiesta “di dare rapida attuazione allo sgombero dell'immobile di proprietà del demanio in via Napoleone III a Roma occupato da anni da CasaPound”.

Nell'elenco delle occupazioni da sgomberare

La proposta è stata bocciata. Gli occupanti dell’immobile di via Napoleone III possono pertanto restare all’interno degli appartamenti ricavati nel palazzo dell’Esquilino. L’edificio però, dallo scorso aprile è stato inserito dall’allora prefetto Matteo Piantedosi tra quelli destinati allo sgombero. Da qui la richiesta dei Verdi di  “dare rapida attuazione a quel provvedimento”. Proposta che però, appunto, non è stata accolta.

Il precedente tentativo di sollecitare il governo

La liberazione dell’immobile occupato da 19 anni da CasaPound è un tema ricorrente nel dibattito politico cittadino. La sindaca Raggi nel 2019 ne aveva chiesto lo sgombero immediato, senza però riuscirvi. All’epoca il ministro Giovanni Tria aveva risposto alla prima cittadina che l’immobile non era a rischio crollo né presentava particolari problemi sotto il profilo igienico e per questo non rientrava tra le priorità sul fronte sgomberi. Ci è invece finito tre anni più tardi, anche se per ora l’inserimento nella lista stilata dall’ex prefetto, non ha sortito effetti significativi.

Perchè la sede di CasaPound è sotto sgombero

Perchè l'immobile di via Napoleone III a distanza di tre anni è rientrato nella lista stilata dal titolare di Palazzo Valentini? Perchè, aveva spiegato Tobia Zevi , l'assessore capitolino al patrimonio, “all’interno dell'immobile occupato dal movimento CasaPound, sono state organizzate riunioni e manifestazioni di estrema destra, con la presenza di noti estremisti, nel corso delle quali più volte è stata violata la legge Mancino contro l'istigazione all'odio razziale e sono stati propagandati messaggi di inaccettabile intolleranza aveva dichiarato Zevi, aggiungendo che - nella nostra città non c'è posto per tutto questo”. Nonostante tale premessa, il governo non procederà a velocizzarne la liberazione. 

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