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Carabiniere ucciso, la stoccata di Di Maio a Salvini: "A Roma condizioni di sicurezza precarie"

Non nomina l'alleato leghista ma il messaggio è chiaro e diretto al Viminale, competente sul tema. Ieri Raggi: "Abbiamo necessità di aumentare le forze di polizia"

"Chi conosce città come Roma sa benissimo che ci sono condizioni precarie di sicurezza interna, che questi giri di droga, spaccio, violenza, purtroppo, sono all'ordine del giorno in certi quartieri e anche in centro". A parlare è il vicepremier Luigi Di Maio. Su Facebook commenta l'omicidio del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. E sembra puntare il dito sulle falle della sicurezza nelle grandi città del Paese, la Capitale in testa. Un messaggio diretto all'alleato di Governo Matteo Salvini, ministro dell'Interno direttamente competente in materia.

"Io non so di chi sia la colpa, questo non sono io a doverlo stabilire - prosegue ancora il vicepremier - oggi c'è un Paese che piange un suo militare, un uomo d'onore, un uomo buono, una persona perbene, che aveva dedicato la sua vita alla giustizia e alla legalità. Oggi lo Stato deve farsi un grande esame di coscienza"

D'altronde la stessa sindaca Raggi ha sottolineato nelle scorse ore l'importanza di rinforzare al più presto i comparti delle forze dell'ordine. Anche questo un messaggio tutto diretto al ministro dell'Interno, che sul punto in passato ha più volte promesso interventi. "Per quanto riguarda la mia polizia locale, cerchiamo di presidiare il territorio in ogni modo. Ma dobbiamo essere molto concreti: a Roma Capitale mancano ancora 2000 agenti e forse non saranno nemmeno sufficienti. Abbiamo necessità di aumentare le forze di polizia". Le stesse parole pronunciate lo scorso ottobre, quando a morire in tutt'altre circostanze fu la 16enne Desirée Mariottini, drogata, stuprata e lasciata morire da un branco di uomini. Quattro in quel caso gli arresti di cittadini extracomunitari di origini africane. Allora il vicepremier ne parlò per giorni, si presentò di persona nel quartiere, promise il pugno duro per la sicurezza della città. Anche allora Raggi puntualizzò: "E' necessario che l'azione dello Stato sia più incisiva. Servono più forze dell'ordine"

Sulla morte del vicebrigadiere Cerciello Rega, Salvini ha parlato nella giornata di ieri. "Ora caccia all'uomo per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso il carabiniere a coltellate - ha scritto sui social - sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa". Poi, nel tardo pomeriggio, è arrivato un altro commento sempre via Facebook"Sperando che l’assassino del nostro povero Carabiniere non esca più di galera, ricordo ai buonisti che negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte. Non dico di arrivare a tanto, ma al carcere a vita (lavorando ovviamente) questo sì!".

Inizialmente, lo ricordiamo, era circolata l'ipotesi che a uccidere il vicebrigadiere fossero stati due cittadini nordafricani. Con annesse polemiche e strumentalizzazioni delle parti politiche. Ma è stata presto smentita. Al momento sono stati fermati e trasferiti a Regina Coeli con l'accusa di omicidio aggravato in concorso e tentata estorsione due 19enni americani, Natale Hjorth ed Elder Lee. Uno dei due ha confessato le responsabilità dopo un interrogatorio fiume di 10 ore. 

I funerali si terranno lunedì alle 12 nella chiesa di Santa Croce a Somma Vesuviana, mentre è prevista per oggi pomeriggio l'autopsia. Sarà possibile dare l'ultimo saluto al militare nella camera ardente che sarà aperta dietro la caserma di piazza Farnese domenica a partire dalle 16 e lunedì mattina.

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