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Cronaca

Carabiniere ucciso a Roma, uno dei due americani fermati confessa: "Sono stato io"

Il 19enne statunitense fermato oggi avrebbe ammesso la sua responsabilità nell'accaduto durante l'interrogatorio. Ancora al vaglio il ruolo del secondo ragazzo americano fermato

Ha confessato uno dei due cittadini americani fermati per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Il giovane ha ammesso le proprie responsabilità durante l'interrogatorio fiume nella sede del nucleo operativo dei Carabinieri di via in Selci. "Sono stato io, l'ho ucciso io" avrebbe detto il 19enne agli inquirenti, il procuratore aggiunto Michele Prestipino e i pm D'Elia e Calabretta, affermando di essere lui l'autore materiale dell'accoltellamento avvenuto questa notte nel quartiere Prati. Resta al vaglio degli investigatori il ruolo del secondo giovane americano, anch'esso di 19 anni. E restano ancora tanti punti oscuri da chiarire nella ricostruzione dei fatti. 

L'omicidio del carabiniere è avvenuto poco dopo le 3 della notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio. Un equipaggio della stazione di piazza Farnese è intervenuto in via Pietro Cossa per un "cavallo di ritorno" di una borsa, rubata poco prima in Piazza Mastai. I ladri avrebbero chiesto cento euro per avere in cambio la refurtiva. La vittima del furto ha denunciato però ai Carabinieri l'accaduto. E all'appuntamento si sono presentati i militari, Mario Cerciello Rega e il suo collega, entrambi in borghese.

I due bloccano subito i malviventi, che però reagiscono. Scatta una violenta colluttazione e Mario viene colpito otto volte da un coltello: uno dei colpi, fatale, arriva al cuore. Trasportato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito, muore intorno alle 4, dopo un vano tentativo di rianimazione. 

A dare una svolta decisiva all'indagine, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Adnkronos, sarebbero state le immagini estratte dalle telecamere di sorveglianza nell'area di Piazza Mastai e dell'hotel in Prati molto vicino al luogo del delitto, insieme all'esame e all'incrocio dei tabulati telefonici dei cellulari personali e del telefono rubato nelle ore seguite al delitto. Tra le piste battute dagli inquirenti, una motivazione legata alla droga che sarebbe all'origine dello scippo. Sempre secondo quanto riportato dall'Adnkronos, il furto sarebbe stato compiuto per ottenere i soldi necessari ad acquistare sostanze stupefacenti. 

Chi era il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega

Era tornato 10 giorni fa dal viaggio di nozze. Dopo il matrimonio, avvenuto 43 giorni fa, il vicebrigadiere aveva trascorso con la moglie la luna di miele in Madagascar e aveva ripreso servizio da pochi giorni. Aveva 35 anni. Dal 2009 prestava servizio anche come volontario per la delegazione romana dell'Ordine di Malta, distribuendo pasti ai senzatetto e alle persone in difficoltà nelle stazioni di Termini e Tiburtina. Per il suo impegno e la sua dedizione nel tendere una mano agli "invisibili", nel 2013 aveva ricevuto un'onorificenza al Merito Melitense.

"Ho provato a rianimarlo mentre era in pronto soccorso ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Ho perso un Carabiniere ma soprattutto un amico" ha raccontato il luogotenente Sandro Ottaviani, comandante della stazione dei Carabinieri di Piazza Farnese, presso cui prestava servizio Mario Rega Cerciello. Suggestivo il gesto simbolico delle volanti della Polizia di Stato, libere dal servizio, che hanno omaggiato a sirene spiegate il militare, sotto al Comando Generale dei Carabinieri in viale Romania, ai Parioli. 

A ringraziarli personalmente uno ad uno il Comandante Generale dell'Arma Giovanni Nistri. "Volanti della Polizia di Stato, a sirene spiegate, davanti al Comando Generale dei Carabinieri, per solidarietà all'Arma che oggi perde uno dei suoi uomini - scrivono dal Comando - un momento pieno di emozione che ci sembra giusto condividere, ringraziando i colleghi della Polizia per il gesto".

I funerali si terranno lunedì alle 12 nella chiesa di Santa Croce a Somma Vesuviana, mentre è prevista per domani l'autopsia. Sarà possibile dare l'ultimo saluto al militare nella camera ardente che sarà aperta dietro la caserma di piazza Farnese domenica a partire dalle 16 e lunedì mattina.


 

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