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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Dopo la confisca definitiva il Salaria Sport Village si tinge d’Azzurro: sarà la casa delle Nazionali

Il bene assegnato a Roma Capitale che con la Federazione Italiana Giuoco Calcio sta lavorando al progetto di rinascita del più grande centro sportivo della città

Il Salaria Sport Village diventerà la “casa delle Nazionali”. E’ questo il futuro del centro sportivo, il più grande della Capitale, confiscato in via definitiva all’imprenditore Diego Anemone perchè acquistato con disponibilità finanziarie frutto di reati di evasione fiscale, riciclaggio e appropriazione indebita.

Il Salaria Sport Village sarà la casa delle Nazionali

Una riqualificazione frutto di un protocollo già firmato tra Roma Capitale, alla quale è stato assegnato il bene, e Federazione Italiana Giuoco Calcio. 

Il Salaria Sport Village diventerà dunque la casa delle Nazionali: una sede tecnica destinata a ospitare i ritiri di alcune delle Nazionali azzurre, con il percorso tracciato da Comune e FIGC che punta anche a valorizzare tutte le strutture sportive esistenti grazie alla collaborazione con altre Federazioni e - per la prima volta in unico centro - realizzare un polo aperto a tutte le dimensioni sociali del calcio, in particolare quella della disabilità. È intenzione della Federcalcio, infatti, farne sede della neocostituita Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.

Il rilancio di via Salaria

Con la confisca definitiva e la nuova prospettiva anche il Salaria Sport Village contribuirà dunque al rilancio di via Salaria: l’importante consolare romana che ha già visto la dismissione, in seguito all’incendio che lo ha distrutto, dell’impianto Ama TMB Salario e la riconversione della ex Cartiera che, da centro fatiscente e disumano per persone rom, è stato trasformato in un polo culturale che adesso ospita eventi, mostre e serate. 

Un ulteriore passo per riaccendere le luci sulla Salaria che negli ultimi anni ha vissuto una sorta di desertificazione tra aziende chiuse o migrate, come gli studi di Sky. Un quadrante che pure offre molto: a partire dalla parte bassa ci sono infatti il poligrafico, l'Enav, il museo della moneta, Invitalia, concessionari d’auto e il nuovo centro commerciale Salario Center. C’è poi la Facoltà d'Ingegneria e Scienze Aerospaziali: l'unico polo in Italia, il secondo al mondo, specializzato nella miniaturizzazione dei satelliti dove lavorano 250 studenti, per lo più stranieri. “E' il luogo - aveva ricordato il minisindaco del Municipio III, Giovanni Caudo - in cui è stato prodotto in questi anni l'unico satellite Iraniano che gira intorno alla terra". 

Oltre 2500 le persone che lavorano in zona Salaria. Un quadrante fiorente e sul quale il Municipio III punta molto: “Luci e non lucciole sulla Salaria” - lo slogan lanciato da Piazza Sempione che per la consolare punta anche e soprattutto ai collegamenti ferroviari. In particolare la connessione dei poli aziendali e studenteschi alle stazioni Fidene, Settebagni e Nuovo Salario. In attesa pure del parco sul Tevere, come “risarcimento” per il territorio che per otto lunghi anni ha convissuto con i terribili miasmi del TMB Salario. 
 

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