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Garbatella, movimenti e sindacati protestano alla Regione Lazio: "Giù le mani dai fondi europei"

Al centro della manifestazione l'utilizzo dei fondi europei. Il corteo è partito dalla fermata della metro San Paolo per arrivare alla sede della Regione Lazio

Un corteo dalla fermata della metro San Paolo fino alla sede della Regione Lazio attraverso Garbatella per chiedere un diverso utilizzo dei fondi europei. Movimenti, sindacati di base, lavoratori delle municipalizzate capitoline sono scesi in piazza a protestare sotto alla sede istituzionale di via Cristoforo Colombo dove una delegazione è stata ricevuta dal vice presidente Massimiliano Smerigilio e dall'assessore al Bilancio Alessandra Sartore. Con l'Usb anche i lavoratori della Ipercoop Casilino e Aprilia, in sciopero per tutta la giornata, per protestare contro circa 75 esuberi annunciati dall'azienda.

Al centro della manifestazione regionale, che ha visto alcune categorie proclamare lo sciopero, l'utilizzo dei fondi europei. Come spiega l'Unione sindacale di base “da anni ci ripetono che non ci sono risorse per affrontare i problemi reali” eppure per “il periodo 2014-2020 la Regione Lazio ed il Comune di Roma disporranno rispettivamente di 1,077 mld e 3 mld di Fondi Europei ai quali andranno aggiunte le centinaia di milioni destinati per le aree metropolitane e tutti quelli che sono stati incapaci di spendere nel periodo appena concluso e che ancora sono disponibili” informano ricordando come la Corte dei Conti ha quantificato in 5,7 miliardi di euro i fondi europei non utilizzati per il 2013.

Spiega Guido Lutrario dell'Usb: “Chiediamo trasparenza sull'utilizzo dei fondi europei. Esistono delle linee guida sull'uso delle risorse, che sono già al vaglio del Consiglio. Il problema è che queste sono state tracciate senza una discussione con sindacati e associazioni. Noi invece vogliamo un controllo sull'impiego dei fondi. Le Amministrazioni hanno scarsa capacità di spesa e ciò succede a causa della corruzione e di una gestione inefficace delle risorse”. Si pretendono dunque apertura e confronto. “Confronto che è voluto anche da un codice di condotta della Commissione Europea” conclude Lutrario.

In piazza anche Asia Usb. Nel mirino del sindacato degli inquilini la tutela degli inquilini degli enti previdenziali, la definizione dei piani di zona, il blocco delle dismissioni del patrimonio regionale ma soprattutto il nuovo 'Piano casa' del Governo Renzi. “Chiediamo alla Regione Lazio di bocciarlo” spiega Angelo Fascetti “perché non affronta davvero la questione abitativa. E' un piano repressivo che non punta allo sviluppo dell'edilizia pubblica”. Il sindacato chiede dunque un “vero” piano casa nazionale e insieme il blocco immediato degli sgomberi. “Il Lazio” continua Fascetti “è la regione più colpita dagli sfratti che spesso avvengono per morosità non colpevole. Negli ultimi tre anni a Roma le richieste di sgombero sono state circa 21mila”. Per Fascetti “è necessario che la Regione intervenga con una critica costruttiva e a tutela degli inquilini” conclude Fascetti.

Mentre il corteo si accalca sotto alle finestre della Regione Lazio e si trasforma in un sit-in, circa 500 attivisti dei movimenti per il diritto all'abitare e precari si sono diretti verso la vicina via Costantino dove sorge un imponente albergo abbandonato per un'occupazione simbolica. I movimenti infatti hanno deciso di scendere in piazza a fianco dei sindacati di base in vista della prossima manifestazione del 12 aprile per protestare contro austerity e precarietà. “L’azione e il corteo di oggi aprono due settimane di lotta che ci porteranno a far crescere la mobilitazione verso il 12 Aprile, data che abbiamo costruito a partire dal lungo autunno inaugurato con il 19 ottobre”.

Come richiesto dai manifestanti in seguito al corteo una delegazione ha incontrato il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e l'assessore al Bilancio Alessandra Sartore. "Durante la riunione sono emersi tra i principali temi di interesse delle parti rappresentate disoccupazione e precarietà, diritto all’abitare, diritto alla salute, diritto allo studio e vertenze territoriali. Temi, che a seconda delle specificità, si valuterà su quali tavoli tecnici affrontare" si legge in una nota congiunta movimenti e sindacato. "Con particolare riferimento agli ambiti previsti nella programmazione dei fondi europei 2014-20, a partire dal codice di condotta europeo del partenariato, gli esponenti della Giunta regionale hanno assicurato piena disponibilità a formalizzare un rapporto di partenariato allargato e a trovare modalità di coinvolgimento per tutte le fasi previste dal regolamento europeo: programmazione, controllo e valutazione. Il primo passo sarà rappresentato dalla convocazione di un tavolo tecnico previsto per le prossime settimane".

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