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Bar e fast food lasciano posto alla moda, serrande abbassate a Termini: “Lavoratori uccisi da restyling”

La protesta dei lavoratori Chef Express a Montecitorio contro chiusure ed esuberi: "In piena pandemia assurdo lasciarci senza futuro"

“Lavoratori Chef Express uccisi per restyling”. E’ questo uno dei cartelli esposti dai lavoratori di bar, paninoteche e fast food della stazione Termini che usciti fuori dai locali delle attività nelle quali hanno lavorato per anni sono arrivati sotto le finestre di Montecitorio per protestare contro le chiusure e scongiurare gli esuberi. 

La protesta dei lavoratori Chef Express a Montecitorio

A Termini è infatti cominciata la “rivoluzione delle vetrine”, quella voluta da Grandi Stazioni: l’impresa pubblica nata con lo scopo di riqualificare e gestire, anche commercialmente, le quattordici maggiori stazioni italiane. Tra cui anche Termini. In tale ottica entro il 30 novembre, data di scadenza del contratto di locazione, Chef Express dovrà liberare da cose e persone i locali che storicamente hanno ospitato caffè, ristoranti e paninoteche della stazione romana, compreso il Mc Donald’s. Serrande già abbassate in quel piano terra dove sorgeranno solo marchi di moda: servirà infatti circa un mese per smantellare il tutto. 

Termini, chiudono bar e fast food: 78 lavoratori in esubero

Ma i lavoratori non ci stanno. Su quasi duecento dipendenti di Chef Express, in 78 rischiano l’esubero: “Ma - raccontano a RomaToday da piazza Montecitorio - potrebbero essere molti di più quelli a rischio in questo periodo di pandemia mondiale”. Si perchè a pesare sul futuro dei lavoratori di Chef Express, oltre ai cambiamenti voluti da Grandi Stazioni, c’è anche la crisi della ristorazione alle prese con chiusure anticipate, l’assenza dei lavoratori ad oggi in smartworking e dei turisti. “Sarà difficile trovare una nuova collocazione nel perimetro aziendale o comunque in questo stesso mercato” - sottolineano i manifestanti. “Grandi Stazioni ha deciso la morte dei lavoratori di Chef Express” - dicono dalla piazza. 

I lavoratori di Chef Express a Termini: "Noi uccisi per restyling"

"Nessuno ci aiuta. Chiediamo che il contratto di locazione di Chef Express a stazione Termini venga prorogato: non possiamo essere messi per strada in un periodo così buio per tutti. Vogliamo lavorare”. E’ forte e disperata la voce dei lavoratori del ristorante Gusto, del Bar Centrale Moka, di Mr. Panino, Rossosapore e pure di Mc Donald’s. “Qui giace il buffet di Roma Termini” - il messaggio tombale lasciato sotto il Palazzo di Montecitorio. 

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