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Al posto di Michetti ancora una sedia vuota, Raggi: "Chiamiamo Chi l'ha visto". Ironia anche da Calenda

Il candidato sindaco del Centrodestra non si presenta all'incontro-confronto con le Acli di Roma in Aula Giulio Cesare. FdI: "Enrico è tra la gente a stringere mani"

“Chiamiamo Chi l’ha visto, ogni volta la sedia di Michetti è vuota”. La battuta è di Virginia Raggi, sindaca uscente in corsa per un secondo mandato, che affida a Twitter l’ennesima stoccata al candidato di Centrodestra poco dopo l’incontro con le Acli di Roma in Aula Giulio Cesare. “Potremmo fare un comitato ‘trovateci Michetti’”, ironizza invece Carlo Calenda dal vivo, poco prima di iniziare la conferenza stampa in Campidoglio. 

L’avvocato, ex opinionista dell’etere romano, pur invitato non si è presentato lasciando la scena agli altri tre competitor: Raggi e Calenda per l’appunto, oltre a Roberto Gualtieri.

I precedenti di Michetti

Non è la prima volta che Enico Michetti non si presenta o si sfila dal confronto. Fece clamore la fuga di fine luglio alla Casa dell’Architettura, quando si giustificò accusando “il clima da rissa” che si era creato. Più recentemente, l’8 settembre, la Cisl aveva organizzato un incontro-confronto su rifiuti e trasporti, ma la presenza del candidato di Giorgia Meloni è durata appena 13 minuti: “Ho altri impegni”, disse evidentemente contrariato per non essere stato inserito all’inizio degli interventi.  Lo stesso giorno il pupillo della leader di Fratelli d’Italia era atteso alle 12 a Ostia, piazzale Anco Marzio, ma al posto suo il centinaio di persone in attesa hanno trovato proprio Meloni. Poco male, in quel caso Michetti era a Prati sempre per un evento elettorale. 

La difesa di Fratelli d'Italia

“Calenda dopo essersi fatto eleggere in Europa ha disertato gran parte delle sedute all’Europarlamento, perché poco dopo le elezioni ha deciso che per le sue mire politiche era meglio farsi uno spot candidandosi sindaco di Roma”. L’attacco, a difesa di Michetti, arriva dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. “Michetti è facile da trovare – prosegue – perché è nelle piazze, nelle strade, nei quartieri ad ascoltare i cittadini, a stringere loro le mani. In quelle piazze e quartieri nei quali chi ha fallito e chi non ha argomenti fa bene a tenersene lontano, visti i fischi assordanti a Gualtieri dai lavoratori Alitalia. Su Raggi un velo pietoso. Comunque Michetti a fine elezioni lo troveranno direttamente in Campidoglio”. 

Come si dice, in amore vince chi fugge. In questo caso Enrico Michetti potrebbe essere stato consigliato bene: i sondaggi lo danno favorito (tra il 30 e il 34% secondo Tecnè), quindi meglio tenersi lontano dal ring. Chissà se anche in politica la tattica pagherà. 

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