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Monterotondo, il lunedì rasserena gli animi: Casapound al gazebo. La sinistra: "Data lezione di democrazia"

Nessun incidente o scontro nel comune eretino dove al banchetto delle tartarughe frecciate ha risposto la contromanifestazione degli antifascisti. Cpi: "Noi presenti nonostante clima d'odio"

Il centro del comune presidiato dai blindati delle forze dell'ordine, da una parte il gazebo di Casapound e dall'altra la contromanifestazione delle forze democratiche e antifasciste: è stato un week end "caldo" quello di Monterotondo dove per giorni lo scontro tra tartarughe frecciate e anime di sinistra ha viaggiato sui social, nei botta e risposta a mezzo stampa.

Il tutto nel finesettimana precedente le elezioni europee e le amministrative che dovranno dare alla cittadina eretina un nuovo Sindaco e Consiglio comunale. 

Il finesettimana "caldo" di Monterotondo

Pur avendo confermato la presenza del banchetto per la giornata di sabato, con l'Anpi ad indire una manifestazione di protesta, i militanti di Casapound hanno poi deciso di scendere in piazza per la loro campagna elettorale nella giornata di domenica.

Un cambio di programma che non ha sorpreso i promotori della contromanifestazione che l'indomani hanno replicato l'iniziativa. A Monterotondo è filato tutto liscio. Nessun contatto tra le due fazioni. Niente tensioni o incidenti.

È il sabato "caldo" di Monterotondo: gazebo di Casapound e contromanifestazione antifascista 

Casapound: "Boicottaggio non è servito"

"Dicevano che non saremmo passati, e invece abbiamo regolarmente allestito il nostro gazebo. Nonostante il clima d'odio alimentato dai centri sociali e la contromanifestazione indetta dall'Anpi, CasaPound Italia era regolarmente in piazza a Monterotondo a parlare di Europa e di territorio" - ha detto Giuseppe Gioia di Casapound, vicesindaco di Montelibretti. 

"Il tentativo di boicottaggio da parte della sinistra e l'intervento del vicesindaco sul posto, non ci hanno comunque impedito di parlare ai cittadini e di fare la nostra campagna elettorale. CasaPound - ha fatto notare Gioia - è presente sulla scheda elettorale delle Europee e partecipa regolarmente alla vita politica del Paese. Se ne facciano una ragione tutti, soprattutto quei facinorosi che ieri volevano a tutti i costi impedirci di fare politica". 

Monterotondo come La Sapienza, corteo contro gazebo di Casapound: "Salvini dimostri di essere antifascista" 

Casapound attacca il Pd: "Abbandona periferie e alimenta odio"

"All'assessore della Giunta Zingaretti, Mauro Alessandri, già sindaco di Monterotondo, vogliamo ricordare ancora una volta che rispolverare per l'occasione la solita messinscena antifascista non serve a riconquistare consensi" - attacca Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound. 

"Come è successo nelle periferie romane, dove inutilmente il governatore del Lazio apre le sezioni Pd dopo che i cittadini hanno chiamato noi di CasaPound in loro difesa, i dem si ricordano sempre troppo tardi di essere dissociati dalla realtà politica e sociale del Paese. E per di più - conclude Antonini - invece di proporre un'alternativa al nostro programma, secondo le regole della nostra democrazia parlamentare, il Pd non fa che alimentare un clima d'odio contro di noi, cercando di delegittimarci in nome di un fantomatico quanto obsoleto antifascismo".

Le forze democratiche e antifasciste: "Abbiamo dato lezione di democrazia"

Soddisfatti della risposta della piazza i promotori della contromanifestazione che parlano di grandi numeri: "Circa un migliaio" nelle due giornate di mobilitazione. 

"Ringrazio Casapound di essere venuta a Monterotondo perchè ha permesso alla cittadinanza di riunirsi e riabbracciarsi nei valori della democrazia, gli stessi che permettono a Cpi di essere in piazza senza nessun incidente. Abbiamo insegnato loro una lezione di democrazia. Il nostro paese è democratico e mette l'articolo 21 in cima. Adesso basta però, voltiamo pagina perchè - ha commentato Fulvio Benelli candidato con la lista civica 'Voglio vivere così' - in questa parte politica ci sono contenuti a differenza di chi fa le parate solo per apparire e far parlare di sé". 

Il collettivo Nicola Lolli: "Casapound non ha numeri"

"Abbiamo scoperto che le forze dell'ordine erano li per contenere noi per paura di disordini ma la nostra internzione è stata quella di preservare la piazza e far si che andasse tutto in modo corretto" - ha detto a RomaToday Massimo Pedretti del collettivo Nicola Lolli che ha gestito il servizio di sicurezza. 

"Siamo contenti di aver vissuto due giornate di Resistenza molto importanti che vanno nel solco della storia di Monterotondo. Visti gli annunci ci aspettavamo da Casapound numeri più consistenti, erano invece le 15 e le 20 persone. A Monterotondo non hanno i numeri e, a quanto pare, non hanno avuto nemmeno una mano da Roma". 

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