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Cronaca

Omicidio in spiaggia a Torvaianica: due arresti per la morte di Shehaj Selavdi

Secondo la Procura Raul Esteban Calderon ed Enrico Bennato avrebbero agito insieme il 20 settembre del 2020. Tante le analogie con l'omicidio di Diabolik

L'arresto di Raul Esteban Calderon, il presunto killer di Fabrizio Piscitelli, chiude il cerchio anche su un altro omicidio sinora insoluto, quello di Shehaj Selavdi, l'albanese ucciso il 20 settembre del 2020 sulla spiaggia di Torvaianica. Secondo la Procura infatti Calderon avrebbe preso parte anche a questo omicidio, agendo in concorso con un altro indagato, Enrico Bennato. Per i due il gip ha convalidato ieri l'arresto. Bennato in realtà si trovava già in carcere per un'altra vicenda, quella che lo vede accusato di molestie ai danni dell'ex compagna (qui tutti i dettagli dell'arresto), circostanza nella quale furono anche ritrovate delle armi. 

Ai due si è arrivati con modalità simili a quelle dell'arresto per l'omicidio Diabolik.

Secondo quanto informa la Procura "le fonti di prova su cui si è fondata l'adozione del provvedimento sono costituite dalle indagini rese sul luogo e nell'immediatezza del fatto dal gruppo dei carabinieri di Frascati e, segnatamente, dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari e dagli elementi emersi dall'esame dei video che hanno ripreso le fasi precedenti e successive all'esecuzione dell'omicidio". Analisi video hanno trovato "una convergenza con le indagini svolte dalla squadra mobile di Roma e in particolare dall'attività di intercettazione da cui sono emersi fondati elementi riguardo agli esecutori materiali di entrambi gli omicidi ed al contesto in cui sono maturati".

Ad occuparsi delle indagini in questo caso i carabinieri di Frascati. In base alla ricostruzione fatta dell'Arma gli aggressori sarebbero arrivati in spiaggia a bordo di una moto. Quindi, con volto coperto, uno di loro è sceso pistola alla mano ed è entrato sull'arenile, si è finto un runner tra i bagnanti e ha fatto fuoco colpendo la vittima, gestore del lido insieme alla moglie. All'inizio tale ricostruzione è stata frutto dei testimoni presenti sul luogo dell'omicidio. Quindi, secondo quanto riferito dalla Procura nella nota, dei video avrebbero individuato la moto al momento dell'arrivo e durante l'allontanamento. A dare forza alle ipotesi delle intercettazioni. 

Sin da subito le modalità con cui era avvenuto l'agguato erano parse simili: in entrambi i casi il sicario aveva agito travestito da runner, in pieno giorno, in un parco nel caso di Piscitelli su una spiaggia nel caso di Shehaj Selavdi. I due erano inoltre accomunati dal medesimo spessore criminale: se Diabolik teneva le redini dello spaccio su Roma, l'albanese era un pezzo da novanta per le attività sul litorale. 

In entrambi i casi, da subito, i fatti criminosi sono stati per questo inseriti nel contesto del controllo dello spaccio di droga: entrambi stavano infatti scalando il crimine romano e per questo sarebbero stati fermati.

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