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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pomezia

Agguato in spiaggia, morto il 38enne colpito davanti ai bagnanti a Torvaianica

Con la morte di Selavdi Shehaj l'indagine affidata alla Dda di Roma diventa per omicidio volontario

È morto Selavdi Shehaj, l'albanese di 38 anni ferito da un colpo di pistola domenica sulla spiaggia di Torvaianica, a sud di Roma. L'uomo era ricoverato nel reperto di terapia intensiva post traumi e choc dell'ospedale San Camillo di Roma dopo la doppia operazione chirurgica subita. I primi riscontri medici avevano tralasciato qualche speranza, ma nelle ultime ore le condizioni di Selavdi Shehaj sono precipitate.

I medici hanno fatto quanto possibile per ridurre al minimo i danni del proiettile che aveva lesionato il midollo paralizzandogli gambe e braccia. Poco prima delle 22 del 22 settembre è stata però dichiarato il decesso dell'uomo: troppo gravi le ferite riportate. 

Con la morte di Selavdi Shehaj l'indagine affidata alla Dda di Roma è diventata per omicidio volontario. Sul caso indagano i Carabinieri della compagnia di Pomezia, a caccia dei 2 uomini che sarebbero arrivati allo stabilimento 'Bora bora' a bordo di una moto scura.

Secondo quanto ricostruito dall'Arma, uno dei due, vestito "con abiti da runner" come riferito da alcuni testimoni e con la pistola in pugno, ha raggiunto l'albanese sulla spiaggia e ha esploso due colpi. Una delle due pallottole ha colpito l'albanese alla zona cervicale. 

Resta da chiarire il movente dell'agguato. La dinamica fa pensare ad un regolamento di conti ma nessuna pista, anche quella di un dissidio che esuli dal mondo dello spaccio di stupefacenti, è esclusa. Selavdi Shehaj lascia la compagna, titolare dello stabilimento in cui è avvenuto l'agguato, e una bambina.

Spari in spiaggia a Torvaianica

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