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Cronaca

Roma brucia, è emergenza incendi: il racconto di un pomeriggio infernale. L'ombra del dolo

Nel quadrante nord ovest la situazione più difficile con 80 famiglie evacuate e fiamme alte venti metri

Le sirene suonano in continuazione, il cielo cambia colore, l'odore acre invade la città e la cenere piove dal cielo, mentre le pale degli elicotteri che gettano acqua sulle lingue di fuoco alte fino a 20 metri continuano a girare fino a notte inoltrata.

A Roma l'allarme incendi è ormai una emergenza. Rispetto all'anno scorso sono triplicati i roghi in città e in altri comuni del Lazio. Basti pensare che solamente ieri ci sono stati cento interventi di cui 80 a Roma e in provincia, con il più violento nel parco del Pineto. Di questi circa il 70% sono incendi boschivi, di sterpaglie e colture. Un "inferno", per qualcuno. Questa la parola più ricorrente che nella giornata di ieri, 4 luglio, hanno utilizzato i volontari della protezione civile e il persone dei vigili del fuoco, impegnati a lottare contro le fiamme.

Inferno a Roma nord ovest

A distanza di pochi giorni dall'incendio che nella zona di Massimina ha distrutto un centro estivo per bambini, una rimessa con 150 camper e il deposito del mercato rionale di Casalotti, tornano le fiamme e il fumo che hanno oscurato il cielo sopra San Pietro. Un "inferno", appunto.

Il fronte di fuoco più devastante nella zona nord della capitale, coinvolgendo l'area della Pineta Sacchetti e di Monte Mario. Le fiamme hanno "mangiato" il parco del Pineto dove si sarebbe sviluppato il primo focolaio, poi propagatosi complice il vento caldo, la zona poi in serata è stato teatro del sopralluogo del sindaco Roberto Gualtieri.

Cenere e detriti sono stati portati dal vento anche in zone del centro storico, fino al quartiere Nomentano, tanto che il fumo è stato visibile fin da piazza di Spagna.

Paura per centinaia di bambini

Le fiamme hanno lambito la zona della stazione ferroviaria di Valle Aurelia. Alcune abitazioni sono state evacuate ed in via precauzionale è stato fatto evacuare anche il centro sportivo The Fox dove si trovavano una cinquantina di bambini. A fuggire sono stati anche operatori e ragazzi del centro estivo Vis Aurelia.

"Abbiamo radunato immediatamente i ragazzini perché stavamo mangiando fuori e abbiamo visto subito le fiamme, molti erano spaventati ma siamo stati velocissimi li abbiamo tranquillizzati e fatti spostare", raccontano gli operatori del centro Vis Aurelia dove si trovavano oltre 150 minori.

Fiamme fino a tarda serata

Un disastro. Alle ore 22.45, orario dell'ultimo bollettino dei vigili del fuoco, l'incendio ardeva ancora con tre fronti di fuoco attivi: Forte Braschi, dove in via Ventura è anche presente una casa di riposo temporaneamente evacuata; in zona Valle Aurelia appunto e in via Proba Petronia e via Papiniano, dove sono state evacuate cautelativamente e temporaneamente, quattro palazzine con circa 80 famiglie.

Oggi si combatterà per spegnere i focolai, domare le ultime fiamme e bonificare la zona. L'operazione forse più complessa perché sarà vietato lasciare viva qualsiasi fiammella.

Danni alla linea ferroviaria

Le conseguenze del rogo si sono fatte sentire, eccome. A seguito dei danni provocati dall'incendio, la circolazione ferroviaria è sospesa per l'intera giornata di oggi, 5 luglio, sulla tratta Roma San Pietro-Vigna Clara, nel nodo di Roma. 

Le fiamme hanno danneggiato alcuni cavi del segnalamento e le barriere antirumore installate lungo la linea. I tecnici sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità dell'infrastruttura.

Informativa in Procura

Una prima informativa del maxi rogo al parco del Pineto è attesa in queste ore in Procura. "Sono venuto a verificare - ha spiegato il sindaco - le operazioni di spegnimento. Siamo molto preoccupati e siamo vicini ai cittadini. Siamo qui per affrontare questa grave emergenza. In alcuni casi - ha spiegato Gualtieri riferendosi ad altri roghi - si è accertata la mano dolosa e questo è inaccettabile e gravissimo. In questo caso non lo sappiamo. Auspico la massima durezza nell'azione repressiva contro chiunque abbia partecipato a creare questi incendi nel caso siano dolosi". 

Gli altri incendi a Roma

Non solo parco del Pineto. I pompieri e i volontari della protezione civile hanno lavorato anche su decine di roghi che si sono sviluppati Roma in provincia, come quello sulla Roma Fiumicino dove hanno bruciato sterpaglie ai lati della carreggiata. Quindi ancora una volta dalle parti di Sant'Angelo Romano, nelle vicinanze di Tivoli. Fiamme anche in via Siculiana, via Ardeatina in zona Tor Marancia dove anche qui è dovuto intervenire un elicottero, via Santa Maria di Galeria e via Acqua Fredda.

Un altro incendio ha interessato la vegetazione a Monte Spaccato: in particolare, in via Montpellier sono state coinvolte delle auto, in via Nazareth evacuate alcune abitazioni.  A Roma Sud altri incendi su via Pontina al km 28, e ad Ariccia nei pressi di un agriturismo. Altri roghi anche nel comune di Colonna e sulla via Ardeatina a ridosso di una clinica.

Triplicati i roghi in un anno

E secondo i dati della Protezione Civile del Lazio, solo lunedì 4 luglio si sono verificati 100 incendi. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (15 giugno-3 luglio 2022), ci sono stati 1750 interventi contro i 400 del 2021. Sono 300 invece me ore di volo degli elicotteri regionali contro 30 ore dell'anno scorso. 

"Con questo caldo il tema degli incendi sta diventando devastante, basti dire che rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso abbiamo avuto il triplo degli incendi. Un dato che ci dà l'idea di quanto la situazione sia molto seria'', ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

''Sono in contatto continuo con la sala operative della protezione civile, con i vigili del fuoco, con i sindaci in prima linea perché è una situazione complicata. Speriamo che nelle prossime ore questo tempo migliori ma è evidente che, insieme a quanto è avvenuto alla Marmolada, quanto sta accadendo ci dice che non ci sono pericoli per il futuro sui cambiamenti ambientali ma siamo dentro una stagione dove il pericolo è iniziato, questa è la verità. Dovremmo esserne molto più consapevoli perché i mutamenti climatici non proporranno dei rischi ma siamo già nella fase in cui la vita peggiora e di molto perché questo tema non è stato affrontato con la necessaria rapidità''.

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