Roma Lido ancora nel caos, gli utenti: "Ci sono solo tre treni ogni 30 minuti"
Il Comitato dei Pendolari: "L'orario ufficiale estivo, predisposto da Atac dal 5 luglio scorso, a sole 138 corse teoriche, non assicurato e non rispettate le frequenze a 15 minuti"
Corse ogni 30 minuti e solo tre treni a disposizione. Ennesimo grido d'allarme dei pendolari della Roma Lido che, nella settimana più calda dell'estate, hanno denunciato l'ennesimo disservizio. D'altro canto è da maggio oramai che sulla tratta che collega Ostiense al mare della Capitale, si vive alla giornata.
Roma ha deciso di non investire (ancora una volta) sul proprio mare. Chi arriva a Piramide e vuole raggiungere Ostia, tra attese e lentezza del treno costretto a frenare in diversi punti della tratta, rischia di metterci più di un'ora. Senza considerare poi l'eventuale spostamento per prendere un ulteriore mezzo pubblico per raggiungere la propria spiaggia preferita, e il ritorno. Insomma, un'odissea che getta nello sconforto i romani desiderosi di godersi qualche ora al mare.
L'appello dei sindacati: "Si intervenga urgentemente"
"C'è carenza di materiale rotabile, stamattina c'erano tre treni disponibili rispetto agli 8 minimi necessari. - denunciano dal Comitato Pendolari della Roma Lido che nelle scorse settimana raccontò del possibile prossimo rischio della chiusura di cinque stazioni della tratta - L'orario ufficiale estivo, predisposto da Atac dal 5 luglio scorso, a sole 138 corse teoriche, non è assicurato e non sono rispettate le frequenze a 15 minuti. I treni girano a circa 30 minuti. Sono previste anche ulteriori rimodulazioni delle partenze e rallentamenti in linea per tutto il giorno con riduzione dei treni disponibili nelle ore più calde".
Atac, attraverso i canali social, ha voluto certificare come la frequenza delle corse questa mattina è stata tra i 20 e i 30 minuti. L'azienda, in più occasioni, in queste settimane estive ha assicurato come si stia lavorando per perfezionare e migliorare il servizio sottoponendo "alla Regione le necessarie autorizzazioni, in vista della ripresa di settembre, quando è prevedibile un aumento della domanda di trasporto, anche in ottica della riapertura delle scuole". Parole che hanno scatenato l'ormai solito rimpallo politico sulla questione.