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Settecamini chiama i candidati a sindaco in periferia: Michetti, Calenda e Gualtieri rispondono

Tre comitati di quartiere hanno inviato richiesta di incontro ai candidati sindaco

“Siamo prigionieri nel nostro territorio, dimenticati dalle istituzioni. Vogliamo un incontro per presentarvi i nostri disagi” . È questo, in sintesi, il contenuto di una richiesta che tre comitati di quartiere, tra Case Rosse e Settecamini, hanno inviato ai candidati sindaco della città che alle prossime amministrative di ottobre si contenderanno la poltrona di primo cittadino.

Dai cumuli di rifiuti diventati discariche a cielo aperto, alla mancata riapertura della caserma di via Rubellia e ancora assenza di servizi e generale abbandono istituzionale. Le problematiche, raccontate, ormai da anni, dalle nostre pagine, sono finite sulle scrivanie di Virginia Raggi, Enrico Michetti, Roberto Gualtieri e Carlo Calenda. “Siamo imprigionati nel nostro quartiere perché esiste una sola via di uscita che confluisce nell'imbuto di via Tiburtina, il casello autostradale è a pagamento per tutti i residenti – si legge ancora nella richiesta di incontro - Il quartiere poi è diviso in due: abbiamo chiesto un passaggio pedonale che unisca la parte nuova con quella vecchia: nessuno si è mosso. Abbiamo chiesto, inutilmente, più corse bus e lo sfalcio dell'erba. Tutto è affidato al senso civico e alla volontà dei residenti che suppliscono alle carenze del Municipio e del Comune. Stiamo soffrendo la mancanza di punti di aggregazione: i due centri sportivi non sono stati mai riaperti perché i bandi sono andati deserti", hanno spiegato Michela Esposito del comitato Settecamini e dintorni, Marco Caruso di Associazione Parco Tibur e Paolo Cartasso di Case Rosse.

Hanno risposto all’invito dei comitati (), Enrico Michetti, candidato del centrodestra e Carlo Calenda, candidato di Azione. “Raccolgo con piacere l'invito, per quanto mi riguarda, questa è una assoluta priorità e mi aspetto e spero che anche gli altri candidati facciano lo stesso - ha detto Enrico Michetti - È una vergogna assistere all'incuria e allo stato di abbandono in cui versano importanti zone della Capitale, dove vivono tantissimi cittadini romani, ormai diventate vere e proprie discariche a cielo aperto. Da Casal Bertone a Settecamini, quartieri che stanno sprofondando nel degrado più totale. Insicurezza, paura e senso di abbandono sono i sentimenti comuni dei residenti che ci chiedono aiuto. Le Istituzioni non possono girarsi dall'altra parte e far finta di nulla”.

“L’appello dei cittadini di Roma Est va raccolto dalla prima all’ultima parola perché se veramente Roma vuole tornare a essere una capitale europea non può trascurare i suoi quartieri – ha detto Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma per la lista Civica ‘Calenda sindaco’ – E’ arrivata l’ora di superare il concetto di periferia, soprattutto se, come accade nella nostra città, vi abita il 70% della popolazione. Sono assolutamente disponibile a un incontro con i C0mitati già nelle prossime settimane per ascoltare le loro proposte e il loro punto di vista. Come ho fatto in questi mesi”.

Ha risposto all'appello anche il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Gualtieri: "Trovo dunque sacrosante le istanze sollevate dai comitati di quartiere di Roma Est che si sono appellati ai candidati, a partire dalla garanzia di un presidio delle forze dell’ordine, dalla realizzazione del passaggio pedonale necessario a collegare le due parti del quartiere, dalla questione del pedaggio autostradale e dalla necessità di interventi di manutenzione oggi affidati alla buona volontà dei residenti. Trovo assurda, ad esempio, la condizione in cui versa il centro sportivo “Valentina Caruso”, che ospitava una squadra di serie A di calcio a 5. È incredibile come i luoghi di cui più dovremmo andare orgogliosi siano spesso i più trascurati. Stesso discorso vale per il “De Gregorio”, di cui è urgente la riqualificazione" ha detto.

Ai nostri taccuini Michela Esposito, del comitato di quartiere 'Settecamini e dintorni': "Siamo contenti delle risposte di Michetti, Calenda e Gualtieri al nostro invito. E' giusto che i candidati sindaco incontrino tutte le realtà che operano in un quartiere e non solo quelle che afferiscono alla propria parte politica. Ben lieti di portarli in giro a vedere i nostri punti di forza e il degrado che regna sovrano".

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