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Casal Bertone Casal Bertone / Via di San Romano

Chiude lo sportello anagrafico del mercato di San Romano, il problema non è solo la mancanza di personale

I locali hanno una destinazione commerciale e verranno messi a bando

Si stanno già organizzando le prime proteste dopo l’annuncio della chiusura, a partire dal 25 luglio, dello sportello anagrafico di via San Romano a Portonaccio, una decisione presa dal direttore del IV municipio. Si preannuncia un consiglio municipale infuocato quello si terrà mercoledì 12 luglio quando sarà inevitabile il confronto tra il presidente, Massimiliano Umberti, e le opposizioni. Del resto, la decisione di far chiudere lo sportello non dipende soltanto dalla mancanza di personale. Da quello che si legge nella determinazione dirigenziale firmata dal direttore, alla base di questa scelta c’è anche una razionalizzazione degli uffici pubblici.

Personale e razionalizzazione

Il motivo principale che ha portato alla scelta di chiudere lo sportello è legato alla mancanza di personale. Secondo il direttore del IV municipio, infatti, il processo di “efficientamento nell’impiego del personale attraverso la concentrazione in un’unica sede” è ormai improcrastinabile viste “l e esigue risorse umane disponibili”. A questo, però, si aggiunge altro. L’apertura, il 12 luglio 2022, degli uffici anagrafici in via Rivisindoli 2, con il contestuale trasferimento della sede di via Tiburtina 1163, ha reso “non più attuale l’esigenza della sede decentrata di via San Romano 14”.

La situazione era nota già da tempo, come conferma a RomaToday il presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti: “Ci siamo già mossi con il Comune di Roma per scongiurare la chiusura dello sportello. Senza personale, però, è difficile riuscire a fare di più. Stiamo cercando già da diverse settimane soluzioni alternative. I dipendenti verranno trasferiti nella sede prencipale dell'anagrafico di via Rivisindoli”.

Destinazione d’uso

Una cosa appare sicura: al mercato rionale di San Romano lo sportello non verrà riaperto. Sempre nella determinazione che ne sancisce la chiusura, si ricorda come i locali attualmente ancora occupati dall’anagrafe siano destinati ad attività commerciali. L’intenzione, adesso, è quella di “procedere alla razionalizzazione ed ottimizzazione” delle mancate entrate di questi due box che, in futuro, verranno affidati con un apposito bando pubblico.

Incontri e raccolte firme

Non saranno solo i cittadini a risentire della chiusura dello sportello. I banchisti del mercato rionale, infatti, hanno sempre beneficiato delle lunghe code e del via vai di persone, dipendenti e non, che si dovevano recare presso gli uffici. Dal 25 luglio, insomma, i commercianti rischiano di veder sparire una grossa fetta della loro clientela. Anche per questo domani, martedì 11 luglio, scatterà la protesta con un'assemblea indetta dal comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio in accordo con i banchisti.  A promuovere l’iniziativa è stato il presidente del comitato, nonché consigliere municipale d'opposizione, Fabrizio Montanini. Online, intanto, sono scattate molte raccolte firme, in particolare su change.org, per tentare di tenere aperti gli uffici.

Consiglio municipale

Matteo Mariani, consigliere di Fratelli d’Italia, è deciso a dare battaglia al prossimo consiglio municipale di mercoledì: “Siamo vicini a tutti i cittadini e ci opponiamo alla chiusura dello sportello di San Romano – afferma il consigliere municipale Matteo Mariani, raggiunto telefonicamente da Romatoday mentre si trovava proprio presso il mercato di San Romano - visto che il presidente del Municipio IV non sta facendo nulla, chiediamo al primo cittadino di intervenire immediatamente. Lui aveva detto, in campagna elettorale, che sarebbe stato il sindaco di tutti, che avrebbe curato gli interessi dei cittadini e dei dipendenti. Purtroppo, questo non sta accadendo. La sede di San Romano serve Casal Bertone, Portonaccio e il Tiburtino fino a via Fiorentini. Interessa, all’incirca, un bacino di 50 mila persone. Nella Roma dei 15 minuti ci aspettavamo un aumento delle sedi degli uffici pubblici, non una loro diminuzione. Tra l’altro, se prima ci volevano 6 mesi per prenotare un appuntamento per il rinnovo della carta d’identità elettronica ora ce ne vorranno ancora di più. Io credo che si possa scongiurare la chiusura dello sportello anche per tutelare i titolari dei banchi e attività commerciali all'interno del mercato, i quali vedrebbero ridursi drasticamente la clientela”.

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