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Fleming Tor di Quinto / Largo Luigi Amedeo Melegari

Via Valdagno a senso unico: "Così dal Fleming non si può più uscire"

Domenica a Largo Melegari il flash mob dei residenti: striscioni, raccolta firme e taglio del nastro. Il quartiere chiede al Municipio XV un incontro urgente per rivedere la disciplina di traffico stabilita

"Due settimane di caos" - così dal Fleming riassumono questo primo periodo di sperimentazione di via Valdagno a senso unico. 
La strada infatti dall'8 settembre scorso è percorribile solo a salire nel tratto che va da via Monterosi fino a Largo Luigi Amedeo Melegari: "la soluzione che i vigili urbani hanno ritenuto la migliore dal punto di vista tecnico della viabilità” e che pure via Flaminia 872 reputa risolutiva per risolvere ingorghi e rallentamenti "ristabilendo le indispensabili norme di sicurezza stradale”.

Eppure il Fleming non ci sta. Su Largo Melegari un grande striscione appeso ad uno dei palazzi: "No al senso unico di via Valdagno" - si legge; una raccolta firme che sta riscuotendo un discreto successo e domenica mattina pure un flash mob con tanto di taglio del nastro. 

Obiettivo: chiedere a Municipio e Vigili di ripensare a quanto stabilito senza attendere la conclusione dei 90 giorni di sperimentazione previsti. 
Troppo complicato così, per chi abita in quella parte del Fleming, raggiungere Corso Francia: al solo passaggio su via Valdagno - per quanto trafficato fosse - ora bisogna invece percorrere via Cappelli, un tratto della via Flaminia, una parte di via Nitti - nell'orario di entrata e di uscita delle scuola media sempre congestionata -, tutta via Civitella d'Agliano per raggiungere così la parte finale di via Valdagno e sbucare sulla Flaminia in direzione centro o GRA. 

A questo si aggiunge la difficoltà di immissione da Largo Melegari in via Cappelli con le radici che sbucano dall'asfalto ad occupare buona parte della corsia a scendere e le auto parcheggiate sull'altro lato a restringere la carreggiata. L'alternativa più valida sarebbe quella di passare sul versante di viale Tor di Quinto, allungando ancor di più il tragitto. Quasi proibitivo azzardare tutta la via Flaminia con le scuole, la doppia fila davanti a Banca, ACI e servizi vari a creare un vero e proprio "panico mattutino". 

"Le problematiche principali si riscontrano dalle 7.30 alle 9.30 in uscita. Per andare in centro o allunghiamo verso Tor di Quinto andando incontro al traffico o dobbiamo fare un vero e proprio percorso a ostacoli tra le stradine del Fleming sperando di uscire incolumi dagli ingorghi" - spiega Fabio Massimo Zito, del Comitato Fleming Tor di Quinto, chiedendo al Municipio XV di incontrare i cittadini per spiegare le motivazioni di questo senso unico "che - aggiunge - non era quello che avevamo chiesto".

Durante i mesi di confronto infatti dal Fleming erano giunte alcune proposte: via Valdagno a senso unico ma a scendere da Largo Melegari verso via Civitella d'Agliano, con l'ultima parte a doppio senso prevedendo il divieto di sosta per rendere il tratto più scorrevole. 

Questa la proposta che i cittadini del quartiere porteranno ancora in via Flaminia 872, dal flash mob di Largo Melegari - al quale ha partecipato anche lo Sportello del Cittadino di via Serra - la richiesta è infatti  quella di organizzare un incontro urgente: un momento di confronto con la cittadinanza per comprendere le motivazioni di chi il Fleming e i suoi ingorghi li vive quotidianamente. "Individuare di concerto con i soggetti interessati e gli uffici competenti la soluzione più idonea" - è pure quanto si legge in una nota dell'Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Stefano Esposito, al quale è giunta l'istanza dei cittadini del Fleming che ora chiedono di essere ascoltati ancora. 

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