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Stadio della Roma, Gualtieri incontra i vertici giallorossi: ripreso il dialogo per un nuovo progetto

Sfumato il vecchio progetto di Tor di Valle, sono ripresi i rapporti tra Trigoria e Campidoglio. Gualtieri: “Con l’As Roma pieno rapporto di collaborazione”.

Il primo incontro tra il nuovo sindaco capitolino ed i vertici della società giallorossa era avvenuto in maniera informale, allo stadio. Il secondo appuntamento invece ha avuto un carattere più istituzionale. Ed è servito per riannodare i rapporti con la società, in vista della realizzazione del nuovo stadio.

Un incontro positivo

A far sapere come sia andata andata la riunione tra Gualtieri ed il Ceo della Roma Pietro Berardi, è stato lo stesso sindaco che, con un tweet, ha chiarito che con l’As Roma c’è “un pieno rapporto di collaborazione” e che è stato, quindi “positivo” l’incontro. Non era scontato anche perché, nella delibera con cui l’assemblea capitolina aveva deciso di ritirare la “pubblica utilità” al progetto di Tor di Valle, era stata inserita una postilla insidiosa. 

Nel provvedimento si faceva infatti riferimento all’ipotesi, da parte degli uffici comunali e dell’avvocatura capitolina, di “avviare valutazioni e quantificazioni” per un eventuale “danno” determinato all’amministrazione anche dall’As Roma Spa. Perché, la scelta di rinunciare a quel progetto, tra le proteste e le azioni legali avviate da Eurnova, è avvenuta proprio per il passo indietro della nuova proprietà giallorossa.

Il metodo di lavoro

Il “pieno rapporto di collaborazione” annunciato da Gualtieri, lascia intendere però che la possibilità d’un contenzioso con la società di Trigoria, sia venuto meno. Anche perché ora bisogna lavorare ad un nuovo progetto. E per farlo, occorre “organizzare un metodo operativo” ha sottolineato Gualtieri. In altre parole, fermo restando l’intenzione dell’amministrazione di realizzare uno stadio della Roma, occorre stabilire la modalità attraverso cui farlo. Bisogna quindi scegliere tra l’opzione di utilizzare la legge sugli stadi, che concede ai proponenti la scelta dell'area dove edificare l’impianto, oppure se s’intende seguire un iter più condiviso con il Comune.

Dove realizzare lo stadio

L’appuntamento, quindi, è stato utile più che altro per ristabilire un clima di piena collaborazione e per valutare, insieme, quale sia la strada migliore da seguire per realizzare il nuovo stadio. Fatto questo si potranno mettere sul tavolo le ipotesi sulla localizzazione. Non è un mistero che, a Trigoria, piaccia l’opzione che porta all’ombra del Gazometro. E per questo, infatti, con l’Eni che è proprietaria dell’area è stato concordato un “non disclosure agreement” vale a dire un accordo di riservatezza che consentirebbe alle due società di operare a fari spenti.

Le alternative ad Ostiense

L’idea di Ostiense, a due passi da Testaccio, il cuore della Roma giallorossa, è suggestiva ed anche in linea con le richieste dei Friedkin. Sicuramente più di Tor Vergata, dove l’impianto potrebbe essere realizzato eventualmente “verde e sostenibile” come richiesto dal patron romanista, ma non risponderebbe all’esigenza di essere “integrato con il territorio”. Tra Ostiense e Tor Vergata c'è una terza via, che conduce a Pietralata. In quel caso lo stadio avrebbe il vantaggio di essere raggiungibile anche con la metropolitana ed il servizio ferroviario. Le ipotesi in campo, comunque, non sono state ancora definite. Prima è stato necessario riallacciare i rapporti tra Campidoglio e Trigoria. Poi verrà definito “il metodo operativo con cui affrontare insieme tanti temi – ha ricordato Gualtieri – a cominciare dallo stadio”.
 

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