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Sabato, 27 Aprile 2024
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Perchè il sistema informatico del Comune è andato in tilt paralizzando uffici e servizi

Da quattro giorni disagi negli anagrafici e al protocollo, ko anche i pagamenti. L’assessore Catarci: “Vicini a soluzione”. Le opposizioni contro il Campidoglio: “La città non merita questo”

Il sistema informatico è andato in tilt, così buona parte degli uffici comunali di Roma è paralizzato. I maggiori disagi si registrano negli anagrafici dove per i cittadini è impossibile ottenere atti e certificati, così come rinnovare la propria carta di identità elettronica. Problemi anche per il protocollo e per i sistemi di pagamento. 

Un disservizio che va avanti da giorni causando disagi agli utenti e condizioni di lavoro difficili per i dipendenti capitolini alle prese con il blocco della piattaforma principale e chiamati anche a placare i malumori della cittadinanza. 

Il sistema informatico del Comune in tilt

Il dipartimento trasformazione digitale sta lavorando per risolvere le criticità che hanno investito l’infrastruttura informatica di Roma Capitale. Sono però intanto trascorsi quattro giorni infernali per utenti ed impiegati. 

Un blocco scaturito in seguito ad un intervento effettuato per l’implementazione del sistema di sicurezza informatica. A confermarlo ai nostri microfoni è direttamente l’assessore al Personale di Roma Capitale, Andrea Catarci: “Abbiamo iniziato a ravvisare stranezze già da lunedì, così da subito ci siamo interfacciati con il dipartimento di trasformazione digitale che ci ha informati dell’intervento legato alla cybersecurity. Un’operazione che però ha impattato su tutto quello che dialoga con il sistema”. Si sono bloccati così pagamenti, anagrafe, protocollo e applicazioni minori come le scannerizzazioni. Una paralisi totale tanto che alcuni certificati ed estratti particolarmente urgenti, come nascite e decessi, sono stati fatti a mano. “Il lavoro sul fronte informatico è incessante” assicura l’assessore. La soluzione sembra vicina. “Probabilmente il tutto sarà ripristinato già nel pomeriggio di oggi”. Alle ore 15 l'infrastruttura sembra ripartita e funzionante.

Perché nessuno vuole più lavorare per il Comune di Roma

Opposizioni all'attacco

Intanto però le opposizioni attaccano. “Il Campidoglio su questa grave e persistente problematica ha fatto calare un silenzio a dir poco incomprensibile” tuona l’ex assessore capitolino al Personale, Antonio De Santis. “Ancora una volta chiediamo un intervento serio, urgente e risolutivo al fine di superare una situazione che sta penalizzando notevolmente sia il lavoro dei dipendenti capitolini sia i cittadini che, oramai da troppo tempo, non riescono più a fruire correttamente di un servizio fondamentale per la comunità". 

Un rimprovero all’amministrazione che arriva anche dal centrodestra. “L’infrastruttura informatica di Roma Capitale è in totale default da giorni e nessuno sembra preparato a tutto questo, né tanto meno capace di dare risposte. Dopo numerosi disservizi, i cittadini che da mesi avevano prenotazione per avere una nuova carta di identità ad esempio, dopo aver atteso a lungo, ora si trovano davanti all’ennesimo problema: non possono averla perché gli uffici anagrafici sono paralizzati dall’incompetenza dell’amministrazione Gualtieri. Il Sindaco risponda di questa situazione e si assuma, una volta ogni tanto, le responsabilità del caso” scrive in una nota Stefano Erbaggi, consigliere comunale di FdI. 

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Proteste anche nei municipi

Voci di protesta si levano pure dai municipi. “Le liste di attesa sono lunghissime, se a queste sommiamo le problematiche informatiche di questi giorni, il risultato è la paralisi totale dei servizi al cittadino” sottolineano assessori e consiglieri di FdI nei vari territori di Roma. Da Paolo e Bertucci in II; Noce e Pacifici in V; Raiola, Leccese e Muzzone alle Torri, Petroli in XII, Oddo da Monte Mario insieme a Glori e Ottaviani dal Quindicesimo.

“Roma non si merita questo. Gli abitanti di questa città, tanto quanto i dipendenti del Comune di Roma che lavorano agli anagrafici, non possono essere messi in ginocchio da un default davanti al quale, tra l’altro, sia l’amministrazione Gualtieri sia quella dei vari municipi, non riescono a dare risposte concrete”. 

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