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Multiservizi, dopo la protesta il Comune promette: "Nessun licenziamento"

Il Campidoglio però annuncia: "Sulla gara a doppio oggetto nessun passo indietro"

Alcune garanzie occupazionali sono state messe nero su bianco. Ma sulla vicenda di Roma Multiservizi, nonostante i pareri contrari dell'Antitrust, dall'amministrazione di Virginia Raggi non arriverà alcun passo indietro sulla gara a doppio oggetto. È la sintesi politica e sindacale dell'ennesima giornata di proteste in Campidoglio, con sciopero correlato indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti di Roma e del Lazio, da parte dei lavoratori della municipalizzata controllata al 51% da Ama. 

Al termine di un vertice con i sindacati, l'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari, accompagnata dal direttore generale Franco Giampaoletti e dal consigliere M5S, Roberto Di Palma, ha sottoscritto una serie di impegni che nelle prossime ore verranno trasmessi formalmente ad Ama. Indirizzi da rappresentare "con più incisività" all'interno del cda della Roma Multiservizi che vertono attorno a quattro punti fondamentali: revoca immediata della procedura di mobilità nel rispetto della legge Madia e dell'accordo confederale del 27 settembre 2017; revoca immediata della procedura di mobilità dei lavoratori addetti alle pulizie e sanificazione cantiere Atac; un approfondimento operativo-finanziario finalizzato alla ricerca di tutte le opportunità di miglioramento della performance aziendale che possano portare ad una riduzione della pressione sugli organici; ricerca di ogni soluzione atta a garantire continuità occupazionale, salariale e di profili professionali nei cambi appalto, incluso quello relativo alla refezione scolastica. 

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Nessun accordo invece sul destino di Roma Multiservizi. Il Campidoglio, dopo la sospensione in via cautelare scattata a causa delle posizione dell'Antitrust, ha deciso che proseguirà sulla strada della maxi gara a doppio oggetto da 475 milioni di euro che con un unico lotto dovrebbe assegnare servizi che vanno dall'ausiliariato, trasporto scolatico e pulizia nelle scuole alla manutenzione del verde, delle piste ciclabili e alla derattizzazione. Una strada osteggiata da lavoratori e sindacati, ed inizialmente scartata dalla stessa amministrazione pentastellata che già l'aveva criticata quando sedeva tra i banchi dell'opposizione a Marino. I sindacati chiedono infatti la costituzione di una società di primo livello, interamente controllata dal Comune, in cui far confluire la maggior parte dei servizi. 

"Con l'accordo firmato stasera (ieri ndr), Roma Capitale conferma il suo forte impegno ad un confronto aperto e approfondito con le organizzazioni sindacali" le parole dell'assessora Montanari. "Al centro della nostra azione vi sono l'interesse pubblico e la qualità dei servizi alla città nonché il forte impegno a ricercare quanto più possibile continuità dei livelli occupazionali, nel rispetto della normativa vigente e delle regole della concorrenza". 

"Abbiamo chiesto di intervenire per la revoca immediata di tutte le procedure di licenziamento" ha spiegato al termine dell'incontro Luca Battistini, segretario generale della Flai Cgil di Roma e del Lazio, parlando ai lavoratori della Roma Multiservizi. "Inoltre abbiamo ribadito che la gara a doppio oggetto non dà una garanzia occupazionale ai 180 lavoratori della ristorazione scolastica". E ancora: "Sui lavoratori dell'appalto Atac ci hanno confermato che farà un accordo ponte, sia per i dipendenti Multiserviziche per quelli Manutencoop. Ma l'accordo ponte significherà che i lavoratori dovranno lasciare un pezzo dei loro diritti. Già una società, entrata in un lotto, ha chiesto un taglio del 40% sui salari. Non abbiamo capito se il Comune si stia rendendo conto di quello che sta avvenendo". 

La gara a doppio oggetto "è un errore" la denuncia di Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio "che mette in discussione anche la tenuta occupazionale". Per Ghera "si sarebbe dovuto procedere internalizzando la società facendola diventare comunale al 100%". Attacca anche Valeria Baglio, consigliera captiolina del Pd: "Auspichiamo che venga individuata con urgenza una soluzione, che non può essere quella perseguita finora con la gara a doppio oggetto. A questo punto, dopo i rilievi e i ricorsi sarà necessario per la maggioranza tornare in Aula e approvare una nuova delibera. Mi auguro questa volta più rispettosa dei lavoratori e delle opposizioni. Quella gara" la conclusione "è da riscrivere". 

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