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Roma Lido, è scontro tra Regione e Comune: la linea non sarà trasformata in metropolitana

Nello scambio di reciproche accuse si allontana la realizzazione della metro E

Comune e Regione continuano a battibeccare sul futuro della Roma Lido. Il tema della contesa, ancora una volta, riguarda la trasformazione della linea ferroviaria in un servizio di trasporto metropolitano.

Le accuse della Regione al Comune

Secondo l’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri non ci sono, al momento, le condizioni per convertire nella “Metro E” l’attuale linea ferroviaria. Per un motivo molto semplice, perché “ nessun progetto reale di trasformazione della linea in metro è stato mai trasmesso alla Regione Lazio da Roma Capitale”. E d’altra parte, ha sottolineato l’assessore della Regione Lazio “Non ci è mai stato trasferito un documento credibile su eventuali investimenti da programmare”.

I sogni scritti nella sabbia

La Regione, invece, rivendica gli investimenti promessi sulla linea ferroviaria, con “risorse mai viste” che saranno “messe in campo da metà giugno”. Sottolinea inotre che quegli interventi, finalizzati alla sicurezza sull’intera tratta, ”saranno propedeutici per qualunque eventuale sviluppo infrastrutturale”. Cosa che, secondo Alessandri denota la capacità di “amministrare ed agire con concretezza”. Capacità che invece non riconosce in chi “scrive sogni nella sabbia”.

Le responsabilità della Regione

La replica del Campidoglio non ha tardato ad arrivare. Per Pietro Calabrese, titolare della delega alla Mobilità nella giunta Raggi, la ricostruzione dell’assessore Alessandri è “surreale” e rappresenta “l’ennesimo tentativo della Giunta Zingaretti di cancellare le proprie responsabilità sulla loro gestione scellerata della Roma-Lido”.

Il timore della Corte dei Conti

Il Comune, stando alle dichiarazioni di Calabrese, dopo un incontro svoltosi nel marzo del 2020, aveva trasmesso “un’ipotesi progettuale per condividere un percorso comune”. D'altra parte il Campidoglio, ha sottolineato l’assessore capitolino, non può fare autonomamente progetti sulla Roma Lido perchè, essendo “di proprietà della Regione” rischierebbe “l’immediato intervento della Corte dei conti”.

Un dialogo complicato 

Lo scambio tra i due assessori dimostra, una volta di più, quale sia la natura dei rapporti tra i due enti, almeno sul tema della Roma Lido. D’altra parte non rappresenta una novità, visto che i confronti avvengono principalmente sui social network . Prova ne sia il fatto che, nello scambio tra i due, venga citato come ultimo incontro quello del marzo 2020, oltre un anno fa. E mentre i disservizi della Roma Lido continuano, la sua trasformazione in servizio metropolitana si allontana. Con buona pace dei passeggeri, sempre meno, che ancora ci speravano.

Le proteste dei comitati

Il rimpallo di competenze è stato stigmatizzato da  "MetroxRoma, Salviamo la Metro C ed Odissea quotidiana". I comitati, nel sottolineare che “la Roma Lido è ormai in condizioni pietose, con pochissimi treni e un servizio in peggioramento costante da 8 anni” hanno accusato le due istituzioni locali  di giocare allo “scarica barile”. “La Regione Lazio e Roma Capitale si mettano d’accordo e adottino un programma comune di interventi, come ad esempio il recupero dei due treni fuori servizio da anni ma fondamentali, nell’ottica della trasformazione dell’infrastruttura nella Linea E della Metropolitana”. Perchè, hanno sottolineato i comitati, è  “questo quanto hanno chiesto i cittadini nel PUMS”.

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