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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Piste ciclabili, il Comune replica a Legambiente: "Con noi 40 km in due anni"

Il Campidoglio rivendica i chilometri di piste realizzate: “Questa amministrazione ha investito più di qualunque altra nella ciclabilità”

Pochi chilometri realizzati in proporzione alla sua superficie. Per Legambiente, nella classifica dei comuni che hanno messo a punto più ciclabili, Roma merita la maglia nera. Ma il Campidoglio è di altro avviso.

La risposta di Roma Capitale

Al report diffuso dall’associazione ambientalista, Roma Capitale ha replicato offrendo un dato. “Negli ultimi due anni - hanno fatto sapere il Comune - sono stati realizzati oltre 40 km di nuove ciclabili su strada”. Il numero, è stato chiarito dall’ufficio stampa dell’assessorato alla mobilità, “tiene conto di ciclabili transitorie, di quelle definitive e di quelle realizzate dai municipi”. In sostanza, il Campidoglio non vuole sentir parlare di bocciature. Perchè “questa amministrazione - è stato asserito attraverso una nota - ha investito più di qualunque altra nella ciclabilità”.

Le piste completate

Nel computo dei 40 chilometri già completati, fanno sapere da Roma Capitale, finiscono “una parte di quelle transitorie annunciate nella fase d’emergenza sanitaria”. In quel caso sono una quindicina i chilometri realizzati, con un ritardo evidente rispetto al ruolino di marcia che prevedeva fossero tre km al giorno. Nei quaranta chilometri non compaiono però solo le “transitorie” annunciate nella cosiddetta fase 2. La gran parte delle piste completate, si è premurato di far sapere il Campidoglio, sono definitive “come quella su via Tiburtina finanziata con fondi europei. Altre infine sono corsie realizzate dai Municipi, come quella di Ostia, dove solo alcuni mesi fa è stato completato un percorso di 7 km”.

Un indice discutibile

La maglia nera va dunque stretta all’amministrazione cittadina. Anche perché, come ha fatto notare il presidente della commissione Sport Angelo Diario, per poter dire che Roma è “in fondo alla graduatoria”  - ha dichiarato il pentastellato, commentando il report di Legambiente - hanno dovuto inventare un indice del tutto insensato: il rapporto tra metri di nuove ciclabili e superficie del Comune”. Un parametro che non ha troppo senso perchè, ha evidenziato Angelo Diario “Milano è grande quanto l'Eur: per la precisione la superficie di Milano è pari a 181 chilometri quadrati, contro i 1.287 di Roma”.

Gli annunci disattesi

E’ quindi giusta la maglia nera assegnata alla Capitale? Carlo Calenda, candidato in pectore alla fascia tricolore, ne sembra convinto. Il leader di Azione!, che lo scorso novembre ha bacchettato la realizzazione di una ciclabile transitoria al Torrino, ha preso spunto dal dossier di Legambiente “che parla apertamente di flop delle ciclabili” ha ricordato Calenda, per ribadire il concetto che “non passa giorno ormai senza che uno studio, un'indagine, un rapporto mettano in luce le tante mancanze dell'Amministrazione comunale e gli annunci disattesi”. 

Il bilancio finale

Il Campidoglio però continua a sostenere il lavoro fin qui realizzato. Ed a difendere quello che ha intenzione di mettere in campo “con nuovi investimenti” che serviranno a realizzare “itinerari strategici sulle tratte a maggiore priorità”, tra cui “il percorso previsto da Ostiense a San Giovanni e – si legge nella nota diramata da Roma Capitale – quello da Porta Pia a Piazzale Brasile”. Ma si tratta di un altro annuncio che, per ora, può solamente essere annoverato nel libro delle buone intenzioni.

In sostanza la maglia nera calcolata mettendo in relazione l'estensione della città con i chilometri di piste realizzate, appare una forzatura. Ciò detto, il piano straordinario annunciato ad aprile resta una chimera: dei promessi centocinquanta chilometri di ciclabili transitorie, il 90 %, ad oggi, è rimasto sulla carta. 

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