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Stadio della Roma, archiviate le accuse contro Paolo Ferrara: "Aiuterò Raggi a restare sindaco"

Il Gip ha posto il sigillo definitivo sull’archiviazione delle indagini riguardanti Paolo Ferrara legate al caso del nuovo Stadio della Roma

Si conclude la vicenda legata alle indagini riguardanti Paolo Ferrara sul presunto coinvolgimento nel caso del nuovo Stadio della Roma, contestualmente all’operazione 'Rinascimento', coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo.
Non avrebbe commesso condotte corruttive, è quanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari, il quale ha posto il sigillo definitivo sull’archiviazione del caso, dove Paolo Ferrara capogruppo del M5s (dal quale si era momentaneamente autosospeso), era finito nel registro degli indagati insieme a Davide Bordoni, consigliere capitolino di Forza Italia, e Mauro Vaglio presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma, politicamente vicino al Movimento Cinque Stelle.
Con loro altre 24 persone erano finite nei registri della Procura per cercare di fare luce su una presunta "associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive" e su "una serie di reati contro la Pubblica amministrazione" nell'ambito delle procedure riguardanti i lavori per la realizzazione del nuovo impianto sportivo nel 2018.
Precedentemente il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione delle indagini riguardanti Paolo Ferrara, il quale si era detto sin da subito estraneo alla vicenda e fiducioso nel lavoro della Magistratura.

Arriva direttamente dalla Procura di Roma l'archiviazione del procedimento a suo carico, facendo così cadere le accuse, inizialmente volte a Ferrara, di aver tentato di favorire il costruttore Luca Parnasi attraverso un progetto per il restyling del lungomare di Ostia.

Il commento sui social

"E' finita! Sono stati anni difficili anche se non ho mai mollato di un centimetro, credo nella giustizia e lo faccio da persona onesta.- si esprime così l'ex capogruppo- Sapete che il Pubblico Ministero aveva chiesto l'archiviazione della mia posizione nell'inchiesta sullo stadio della Roma e oggi posso dirvi che il Giudice per le Indagini Preliminari ha posto il sigillo definitivo sulla mia archiviazione. Il caso e' chiuso e devo dire che sono contento anche perche' potro' aiutare - a testa altissima - Virginia Raggi a diventare il prossimo Sindaco di Roma. Che soddisfazione! Sono stato massacrato, ho dovuto rinunciare a tante cose mentre mi tiravano addosso tonnellate di fango e finalmente giustizia e' stata fatta”.


Infine, volge un pensiero di ringraziamento a chi in questi tre anni gli è stato vicino, credendo fermamente nella sua innocenza. Un periodo di attesa, in cui si sono svolte le dovute indagini che oggi lo vedo innocente.
“Quello che ho passato e' difficile da spiegare, ma oggi posso dire a gran voce: non mi avete fatto nulla. Tutti quelli che mi hanno infangato non mi hanno scalfito di una virgola. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e che non hanno mai dubitato di me, sono stati tantissimi ed un grazie di cuore, professionale e umano, lo devo all'Avvocato Alessandro Mancori. - conclude- Mi auguro che tutti i media  che hanno dato la notizia su tutti i telegiornali in prima serata e scritto fiumi di inchiostro per settimane e settimane, possano oggi raccontare che non era vero nulla con la stessa forza che ci hanno messo a luglio del 2018. Riportate a chiare lettere: 'Paolo Ferrara non c'entra nulla con l'inchiesta sullo stadio della Roma. È innocente. È una persona onesta e pulita a cui dobbiamo chiedere scusa''.

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