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Olimpiadi e rugby: si riaccende la polemica tra Roma e la Lega

Venerdì l'esclusione dei Pretoriani Roma dalla Celtic League di Rugby. Ieri le dichiarazioni del ministro Maroni: "Per le Olimpiadi 2020, tra Roma e Venezia, preferisco Venezia". In città intanto montano i consensi per la candidatura del 2020

Lega Nord e Roma ladrona, ovvero la crociata delle crociate di Bossi e delle sue camicie verdi. La polemica, dopo lo scontro Malpensa – Fiumicino, torna a riaccendersi in maniera furiosa sullo sport, su ben due fronti. E stavolta in una posizione "dominante" non sembra esserci la Capitale bensì la Lega. Celtic league di rugby ed Olimpiadi 2020: sono questi i terreni su cui, già in questo week end, si è avuto un saggio dello scontro tra Roma e la Lega Nord.

CELTIC LEAGUE
Venerdì la decisione della federazione italiana rugby di estromettere i pretoriani Roma dalla Celtic League, la competizione di rugby per club, per la quale la squadra romana era stata designata a febbraio. Nel corso di questi mesi furenti erano state le pressioni della Lega per scegliere una squadra del nord al posto di Roma. Pressioni concretizzatesi venerdì, con l'ufficializzazione della scelta di Treviso al posto di Roma.

"Il Consiglio", spiega la Federazione italiana rugby, “ha ritenuto la candidatura della franchigia dei Praetorians non sottoponibile al Board della Celtic League. Ha quindi proceduto a deliberare a maggioranza assoluta la designazione della Benetton Treviso alla partecipazione alla Celtic League, subordinando la stessa alle verifiche della commissione tecnico-sportiva presieduta dal vicepresidente della Fir Nino Saccà e della commissione verifiche Economiche".

Alessandro Cochi, delegato allo sport del comune di Roma, parla di grave offesa: “Consideriamo un'offesa a Roma e a tutto il centro sud, la decisione di escludere i Pretoriani dalla Celtic Legue. La Federazione Italiana Rubgy deve assumersi la proprie responsabilità. A questo punto credo che vi siano le premesse per ridiscutere la destinazione dello Stadio Flaminio quale casa del rugby. Aspettiamo ora di conoscere l'opinione del Coni, che dovrebbe sovraintendere le sue Federazioni”.

  L'esclusione di Roma dalla Celtic League è una grave offesa per la città e per tutto il centro sud
 
E se il sindaco Alemanno annuncia che chiederà spiegazioni, il ministro della Lega Nord Luca Zaia esulta: “Esprimo tutta la mia soddisfazione per la decisione sulla partecipazione del movimento rugbistico veneto a un grande evento internazionale che rende giustizia a tutto il mondo del rugby Veneto che rappresenta un modello di riferimento per tutto il Paese. Oggi è una giornata storica per lo sport del Veneto, la partecipazione alla Celtic League dei leoni trevigiani mi riempie d'orgoglio”.

OLIMPIADI 2020
Un altro ministro leghista, Roberto Maroni, ieri ha aperto un altro fronte della polemica, quello relativo alle Olimpiadi 2020, per le quali oltre a Roma anche Venezia vorrebbe candidarsi. “Il 2020 è ancora molto lontano”, spiega Maroni. “L'Italia può candidarsi ma serve ovviamente una candidatura unica. Tra Roma e Venezia, io scelgo Venezia".

A Roma intanto sembra esserci unità politica per la candidatura della città alle Olimpiadi 2020. Oltre alla maggioranza del Pdl, per la quale ha parlato il Sindaco di Roma non appena saputo che  per il 2016 era stata scelta Rio de Jaineiro, d'accordo l'ex primo cittadino Veltroni e il segretario regionale dell'Udc Ciocchetti. Anche Marrazzo e Zingaretti si sono detti favorevoli. Un clima che fa ben sperare secondo il sindaco Alemanno.

  Il 2020 è lontano: tra Roma e Venezia io però scelgo Venezia
 
“Questo è il momento di essere compatti e di presentare una città e un Paese unito", ha spiegato il sindaco, "mettendo da parte le inutili e pretestuose polemiche di questi mesi. Solo con questa unità di intenti, sarà possibile innanzitutto garantire che sia Roma la candidata italiana per il 2020 e poi vincere la sfida con le altre candidature internazionali. Pur nel massimo rispetto delle altre candidature avanzate, dobbiamo essere consapevoli che l'Italia può vincere solo attraverso Roma e che questa può essere l'occasione per aprire un nuovo grande ciclo di sviluppo per la nostra Nazione. Come le Olimpiadi di Roma 1960 segnarono la fine del dopoguerra, così i Giochi del 2020 potrebbero rappresentare la risposta definitiva alla retorica del declino e affermare il protagonismo dell'Italia nella nuova società globale”.
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