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Metro A sino a Monte Mario, salta l'affidamento: il Comune chiede la proroga

I termini sono scaduti il 6 marzo, ma il Campidoglio non ha società cui appoggiarsi. Per non perdere il finanziamento è stata chiesta la proroga

Il Comune di Roma chiede una proroga per utilizzare i 5,6 milioni di euro di fondi ministeriali stanziati nel 2021 per la realizzazione del prolungamento della metro A da Battistini a Monte Mario. Il termine ultimo per affidare la progettazione esecutiva, infatti, era lunedì 6 marzo, giorno in cui il progetto non era ancora stato assegnato e l’assessorato alla Mobilità si è visto costretto a chiedere al ministro Salvini tempo in più per evitare di perdere i finanziamenti.

"Gualtieri, a 16 mesi dal suo insediamento, ancora non ha nessuna società alla quale affidare questo importantissimo progetto per una zona di Roma che soffoca ogni giorno nel traffico - attacca Francesco Carpano, consigliere di Azione in Campidoglio - Se Salvini non concederà la proroga che il Comune ha appena chiesto, salterà il finanziamento. Correre questo rischio per me è un fatto molto grave, perché si poteva ampiamente evitare e perché riguarda una tema, il traffico, che è il principale problema di questa città".

Il nodo fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità

La difficoltà principale è legata al fatto che a oggi il Comune di Roma ancora non ha società che possa occuparsi in modo uniforme e diretto della pianificazione, progettazione e attuazione di metropolitane e in generale di sistemi di trasporto rapido di massa. Questo perché Roma Metropolitane è in liquidazione e non può avere altri affidamenti, mentre Roma Servizi per la Mobilità, per svolgere questo compito, deve modificare il proprio statuto. Un provvedimento che è già passato in giunta, e nel giro delle prossime due settimane arriverà anche in Assemblea Capitolina per l’approvazione.

"Abbiamo chiesto due settimane di proroga per avere i giorni a disposizione affinché l’Assemblea capitolina approvi la delibera che modifica lo statuto di Roma Servizi per la Mobilità - conferma a RomaToday l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè - Il passaggio è propedeutico alla fusione per incorporazione di Roma Metropolitane in Roma Servizi per la Mobilità". L’assessorato è fiducioso che la proroga verrà concessa, e che il progetto non subirà eccessiva ritardi.

Il (doppio) prolungamento della metro A 

Si tratta di un progetto che affonda le radici in decenni passati, un tracciato storico negli archivi delle opere per Roma dal 1973, che dopo quasi cinquant’anni, nel 2021, il è stato ripreso nel PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, della giunta Raggi. Prevede un prolungamento di circa 5 chilometri, con altre quattro fermate previste oltre l’attuale capolinea di Battistini: Bembo, Valle dei Fontanili, Millesimo e Monte Mario, dove verrà realizzato un nodo di scambio con la ferrovia FL3. La metropolitana così pensata attraverserà dunque i popolosi quartieri di Primavalle e Torrevecchia. 

Come detto, Raggi era riuscita a ottenere i finanziamenti, ma il progetto non era stato in concreto mai affidato. La giunta Gualtieri ha rivisto il progetto, e a febbraio 2022 l'Assemblea Capitolina aveva integrato il Pums prevedendo per metro A una doppia diramazione dopo Battistini: una verso Monte Mario e l’altra verso Montespaccato, con la realizzazione delle stazioni di Torrevecchia e Montespaccato. Il progetto correlato, e cioè la funivia di Casalotti, non piace invece alla giunta Gualtieri, che già in campagna elettorale aveva ribadito l’intenzione di puntare su altre soluzioni. E quella più gettonata è proprio il prolungamento della metropolitana.

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