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Roma si inginocchia per George Floyd: a piazza del Popolo la città "che non riesce a respirare"

Black Lives Matter a Roma, in centinaia ricordano l'uomo afroamericano morto a Minneapolis inginocchiati. Il grido della piazza contro violenza e razzismo: "I can't breathe"

Si sono inginocchiati sui sanpietrini di Piazza del Popolo per 8 minuti e 46 secondi: lo stesso tempo in cui George Floyd è rimasto schiacciato a terra dal ginocchio di un agente prima di spirare.

Black Lives Matter, a Roma la manifestazone per George Floyd

Nel cuore di Roma in centinaia hanno ricordato l’uomo afroamericano morto a Minneapolis durante il violento arresto della polizia. Come nel resto del mondo, dagli Stati Uniti alle maggiori città europee, anche la Capitale con il Black Lives Matter ha gridato il suo ‘no’ alla violenza e al razzismo.

“I can’t breathe” (“non riesco a respirare” ndr.) – hanno gridato i manifestanti pronunciando come slogan le ultime parole di Floyd. In piazza tanti cartelli: “No racism”; “Life is not white privilege”; “Silence is violence”; “No police brutality”. 

In piazza del Popolo inginocchiati per 8 minuti e 46 secondi

“La migliore risposta all'odio e alla violenza oggi a Piazza del Popolo: la Roma più bella scende in piazza con le mascherine e senza bandiere. Tutti uniti per George Floyd, perchè quello che è successo a Minneapolis riguarda tutti noi e non deve accadere mai più” - ha scritto il segretario romano del Pd, Andrea Casu

“Le vite dei neri contano. No al razzismo. La battaglia degli americani di ogni colore contro la violenza della polizia è la nostra battaglia. A Roma giovanissimi in tanti radicali e bellissimi. Con Floyd nel cuore" - così in un tweet Massimiliano Smeriglio, eurodeputato indipendente eletto nelle liste del Pd, presente alla manifestazione antirazzista a piazza del Popolo. 

"I diritti, il rispetto per la vita non hanno colore. Difendiamo ogni giorno questi valori. Mai più George Floyd. Grazie Piazza del Popolo" - il post del vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori

A fare il raffronto tra la piazza di ieri, quella degli ultras e dell’estrema destra al Circo Massimo, e quella di oggi a piazza del Popolo è Paolo Cento, di LeU: “Oggi con piazza del Popolo, la città di Roma è stata riscattata dalla vergogna di ieri, con una bella manifestazione di giovani per ricordare Floyd e lottare contro il razzismo in sintonia con le piazze di tutto il mondo. Questo è il volto civile e solidale di una piazza che va ascoltata anche nel nostro Paese. Oggi in questa piazza c'erano nuove energie che sono il simbolo di impegno solidale. Quell'impegno solidale - conclude Cento- di cui tutti abbiamo bisogno per affrontare la drammatica crisi sociale post Covid-19".
 

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