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Cronaca Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca alza la voce, in piazza contro lo spaccio: "Un altro futuro è possibile"

Tante le associazioni e i cittadini che si sono trovati in viale Santa Rita da Cascia, dove lo scorso 30 gennaio una ragazza è caduta dal tredicesimo piano di una delle torri, precipitando al suolo da un'altezza superiore ai 30 metri e perdendo la vita

Tor Bella Monaca non è solo spaccio. È voglia di riscatto. Decine di cittadini, insieme alle associazioni TorPiùBella, Nonna Roma, Libera Roma, Spi VI Lega - Comprensorio Roma Est, la 21 luglio e Polo ex Fienile, hanno marciato tra le vie dello spaccio in una fiaccolata della legalità. Un sit in movimento, che ha visto la presenza anche di Don Ciotti e aperto da uno striscione che recitava "liberi da mafie e criminalità organizzata", "servizi, casa e lavoro per tutte e tutti noi", e "un altro futuro per i giovani del territorio". 

La marcia è stata organizzata dopo la tragica morte di una ragazza, caduta dal tredicesimo piano di via Santa Rita da Cascia, una delle 'torri' più note del quartiere. Un dramma macchiato dalla droga. Secondo una possibile ricostruzione - che secondo quanto si apprende troverebbe conferma anche dall'esame del medico legale - la 30enne che ha perso la vita era in compagnia di un altro ragazzo, forse per consumare delle sostanze stupefacenti acquistate nel quartiere della periferia est della Capitale.

"Le sostanze stupefacenti sono entrate nelle case, nelle economie e nel sangue di questo quartiere. Tante sono le vittime di questo sistema criminale - hanno spiegato gli organizzatori della marcia 'Tor Bella Monaca ad alta voce' - Vogliamo il diritto a un'esistenza libera dall'oppressione delle mafie, un presente in cui la casa, la scuola e il lavoro siano diritti tangibili, vogliamo un futuro diverso per i bambini, le bambine e tutti e tutte le giovani di Tor Bella Monaca. Per farlo non serve una guerra, ma una rivoluzione sociale e culturale che restituisca a tutti e a tutte la dignità. Crediamo per questo che sia necessario dare voce alla Tor Bella Monaca alternativa alle organizzazioni criminali, a tutti e tutte coloro che vogliono prendere un impegno verso il quartiere e costruire insieme un futuro diverso".

A Tor Bella Monaca l'appartamento sgomberato del boss è stato assegnato

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Insieme ai manifestanti, anche polizia, guardia di finanza e i carabinieri di Tor Bella Monaca. Con loro pure Massimiliano Valeriani, assessore regionale all'Urbanistica e Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio: "Grazie alla robusta azione delle forze di polizia, della prefettura e della direzione distrettuale antimafia, grazie agli importanti interventi di manutenzione del patrimonio immobiliare da parte della regione e dell'Ater, i cittadini stanno riconquistando fiducia nello Stato e consapevolezza della necessità di diventare essi stessi protagonisti del cambiamento. A Tor Bella Monaca ci sono segnali importanti che stanno incrinando il sistema criminale basato sull'assoggettamento e sull'omertà che condiziona drammaticamente la vita degli abitanti in un quartiere ricco di umanità ed energie positive".

"Gli organizzatori della manifestazione, realtà associative e abitanti delle torri, ci indicano un percorso che la Regione sta condividendo con coerenza e continuità. Ci stanno indicando la strada della legalità declinata come impegno per la giustizia sociale, la cultura, i diritti di cittadinanza e la ricostruzione di quei legami sociali in grado di restituire libertà e dignità ai cittadini di Tor Bella Monaca", concludono.

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