Morte Ciro Esposito: indagati altri cinque tifosi della Roma
I giovani sono indagati a piede libero per "concorso in omicidio volontario". Frequentano la Curva Nord dell'Olimpico. Perquisite le loro abitazioni
Svolta nelle indagini per la morte di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto al Gemelli dopo essere stato attinto da un colpo di pistola sparatogli contro prima della finale di Coppa Italia giocata all'Olimpico lo scorso 3 maggio. Dopo il fermo di Daniele De Santis, accusato di "omicidio volontario" e ritenuto colui che avrebbe sparato in viale di Tor di Quinto, risultano indagati a piede libero altri cinque tifosi romanisti, di età compresa trra i 22 ed i 25 anni.
CONCORSO IN OMICIDIO VOLONTARIO - Secondo chi indaga i cinque giovani, tutti di Roma Nord, oltre a conoscere il De Santis seguono la Roma nel settore Curva Nord riservato agli abbonati giallorossi e sarebbero stati nella zona di viale di Tor di Quinto il giorno degli spari. I cinque sono stati iscritti nel registro degli indagati a piede libero con l'accusa di "concorso in omicidio". La loro presenza era stata indicata da un testimone nei giorni successivi all'inchiesta coordinata dai pm Antonino Di Maio e Eugenio Albamonte.
LA SMENTITA DEL PROCURATORE CAPO - L'iscrizione nel registro degli indagati dei cinque ha poi trovato una secca smentita da parte del Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone che ha sottolineato che "Daniele De Santis è l'unico indagato per l'omicidio di Ciro Esposito".
LA DINAMICA - Secondo chi indaga il gruppetto, presente al momento del lancio dei petardi su viale di Tor di Quinto, non avrebbe partecipato attivamente agli scontri e agli attimi concitati che portarono alla morte di Ciro Esposito ed al pestaggio di De Santis, ma avrebbe coadiuvato in qualche modo 'Danielino' nella 'visita' ai napoletani. Secondo una delle ipotesi il gruppo avrebbe deciso di vedere che aria tirasse in zona non avendo un piano premeditato. Poi il caos sul quale gli investigatori stanno cercando di fare piena luce.
ASCOLTATI IN QUESTURA - Le abitazioni dei cinque tifosi giallorossi sono state perquisite. Presi in consegna i telefonini ed i computer degli indagati i cinque sono stati ascoltati in Questura.
