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Cronaca San Lorenzo / Piazzale del Verano

"Ammanettato e pestato da tre agenti di polizia penitenziaria", la denuncia di Ilaria Cucchi

La scena si è svolta davanti al cimitero del Verano mentre la sorella di Stefano, Guido Magherini e Fabio Anselmo tornavano dalla cerimonia per il terzo anniversario di Bernardino Budroni

Un ragazzo steso in terra ed ammanettato con tre agenti di polizia penitenziaria ad infierire su di lui mentre si trovava con la faccia sull'asfalto. A rivivere i fantasmi del passato Guido Magherini ed Ilaria Cucchi, rispettivamene padre e sorella di Riccardo e Stefano, il primo morto a Firenze lo scorso 3 marzo dopo essere stato fermato dai carabinieri ed il secondo deceduto nel reparto di medicina protetta dell'ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre del 2009 dopo sette giorni di detenzione. Un'immagine da incubo a cui i due hanno assistito in auto assieme all'avvocato Fabio Anselmo, dopo aver presenziato alla cerimonia per il terzo anniversario della morte di Bernardino Budroni, avvenuta la notte del 30 luglio del 2011 dopo un inseguimento sul Gra terminato con una sparatoria tra l'allora 40enne di Fonte Nuova e le volanti della polizia.  

"FERMA L'AUTO" - A raccontare a Roma Today quanto visto la stessa Ilaria Cucchi. "Eravano in auto di ritorno da una cerimonia religiosa, all'altezza del Verano Guido (Magherini ndr), che era seduto dietro ha improvvisamente strillato: "Ferma, ferma guarda che gli fanno", indicando un uomo in terra con tre agenti della polizia penitenziaria che lo pestavano con calci e ginocchiate". Una scena da brivido vista dalla stessa Ilaria Cucchi che ha poi fermato l'auto con la quale stava accompagnando il padre di Riccardo alla stazione per prendere il treno e tornare a Firenze.

AMMANETTATO CON LE BRACCIA DIETRO LA SCHIENA - Una volta fermata l'autovettura Magherini si è quindi precipitato sul luogo del "pestaggio", come racconta ancora la sorella di Stefano Cucchi. "Ci siamo avvicinati al ragazzo che era sdraiato in terra a pancia in giù con le braccia ammanettate dietro la schiena ed il volto sanguinante. Guido era sconvolto e ripeteva agli agenti di metterlo seduto perchè il figlio era morto così".

SORRISO DELL'UOMO - Degli attimi concitati nei quali "Guido si è subito avvicinato al ragazzo per vedere se respirava, notando nella sua espressione un sorriso di speranza che il pestaggio potesse essere finito". Poi la risposta degli agenti: "Non siamo stati noi a ferirlo, sappiamo quello che dobbiamo fare".

DENUNCIA IN COMMISSARIATO - Attimi concitati nei quali Ilaria Cucchi ha chiamato il 118 richiedendo aiuto per il ragazzo. "Stamattina - conclude la donna - sono andata al commissariato Porta Maggiore ed ho sporto denuncia".

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