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Cronaca Magliana / Via Pescaglia

Gambizzato alla Magliana, blitz nel quartiere alla ricerca di indizi. Trovato un uomo armato

A finire in manette dopo un blitz dei carabinieri nei palazzi di via Pescaglia, dove morì 'Ciccio Barbuto', è stato un uomo di 43 anni. L'arma sequestrata, però, non ha lo stesso calibro della pistola fumante che ha colpito Walter Garofolo

Per sapere chi ha sparato e gambizzato Walter Garofolo, ferito lo scorso 25 marzo in via Pian Due Torri, il quartiere della Magliana è stato ribaltato dalle forze dell'ordine. Un agguato su cui indagano i magistrati della direzione distrettuale antimafia che hanno aperto un fascicolo per tentato omicidio. D'altronde Garofolo è un nome conosciuto nel panorama criminale romano.

Ha amicizie e contatti di primo livello. I carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci, che hanno preso le indagini e ricevute le informazioni apprese dalla squadra mobile della polizia di Stato, nella giornata di ieri hanno effettuato decine di perquisizioni tra i palazzi popolari della Magliana. 

Blitz alla Magliana

In via della Pescaglia, tra i palazzoni dove il 22 febbraio dell'anno scorso morì Francesco Vitale, conosciuto come "Ciccio Barbuto", il pr di 44 anni di Bari, qualcosa è stato raccolto. Ancora non è chiaro se ci sia un collegamento o meno con l'agguato, ma chi indaga lo ritiene un tassello importante quanto meno per contestualizzare lo scenario. Un uomo di 43 anni è stato arrestato perché in casa nascondeva cocaina, hashish e una Beretta calibro 9x21, con matricola abrasa. 

La pistola clandestina, secondo quanto appreso, non sarebbe compatibile con quella utilizzata per la gambizzazione di Garofolo. L'uomo arrestato dopo le perquisizioni è stato trattenuto in caserma del rito direttissimo. Non è ancora chiaro il ruolo dell'uomo che, non è escluso, avrebbe potuto fare da "retta" per altri. Un pesce piccolo dunque che, anche questo punto è da chiarire, potrebbe conoscere persone che con la droga fanno affari, anche con il grilletto facile. Il 43enne, già ascoltato, sarà risentito nei prossimi giorni. 

Chi è Walter Garofolo

Le indagini sulla gambizzazione di Garofolo, dunque, proseguono. L'uomo, 55 anni, nel 2011 era finito nei guai per una storia di droga che raccontava di affari con la Spagna. Il suo nome, inoltre, è stato fatto diverse volte anche da Simone Capogna, intercettato, che ricostruisce uno "scarico" di droga andato male con un gruppo di albanesi di ben 137 chilogrammi di hashish nel 2020, riportato nell'indagine Split.

Così come è stata documentata in passato anche una conoscenza con l'altro fratello Capogna, Fabrizio, che ha scelto di recente di collaborare con la giustizia e che in Spagna ha avuto (e forse ha ancora) tanti interessi.

Le indagini

Il filo rosso della droga è quello che seguono investigatori e inquirenti. Garofolo potrebbe aver accumulato debiti oppure aver pestato i piedi con chi fa affari alla Magliana. Chi ha sparato è arrivato in via Pian Due Torri con dei complici su una Fiat Panda nera. Avevano cappucci in testa, mascherine e guanti. Erano almeno in tre. Le modalità, tipiche del contesto criminale, e il curriculum della vittima hanno portato chi indaga a vagliare tutte le piste e i collegamenti.

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