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Sabato, 27 Aprile 2024
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Bagarinaggio online sui biglietti per il Colosseo, il caso anche alle Iene

Lo scandalo dei ticket introvabili perché comprati in blocco da bot, e rivenduti poi in rete a prezzi triplicati, affrontato anche da Filippo Roma

L’ormai noto tema affrontato anche da Dossier ((qui la prima inchiesta sul caso, qui la seconda), ovvero lo scandalo dei biglietti del Colosseo introvabili perché acquistati in blocco da rivenditori online per rivenderli a prezzi triplicati, approda anche alle Iene.

Nella seconda puntata del programma di Davide Parenti, Filippo Roma ha provato a interpellare sia il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sia la direttrice della concessionaria Coopculture, Letizia Casuccio, sia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, senza però avere risposte definite da parte di nessuno.

Gualtieri e ministero, rimpallo di responsabilità

Gualtieri, infatti, ha “rimbalzato” il tema al ministero, sottolineando come il problema sia legato alla gestione del sistema di bigliettazione (a carico effettivamente del ministero), ma glissando sulla presenza dei bagarini davanti al piazzale.

Sangiuliano ha a sua volta sorvolato, limitandosi a ribadire di avere “ereditato una situazione disastrosa”, mentre Casuccio ha smentito l’esistenza di bot che comprano in blocco i biglietti e promesso di mostrare i tabulati delle vendite degli anni passati, senza però poi produrre la documentazione (almeno stando a quanto sostenuto da Roma).

VIDEO | Vi porto nell'odissea quotidiana dei turisti al Colosseo, tra visite impossibili e agenzie all'assalto

A farne le spese, alla fine, restano i tour operator convenzionali, le guide turistiche e in generale chi desidera visitare il Colosseo al suo interno: impossibile acquistare un biglietto sul sito ufficiale al prezzo di 16 euro, perché la disponibilità risulta tutta esaurita. E l’unico modo per accedere all’anfiteatro Flavio è passare attraverso rivenditori online che inseriscono la visita all’interno di un pacchetto più ampio, accompagnandola ad altre attività.

L'assessore Onorato: "Mi vergogno di questa situazione"

Non è un caso che la questione sia finita nel mirino dell’Antitrust, che ha intimato a CoopCulture, Musement, GetYourGuide, Tiqets e Viator, di produrre la documentazione relativa alla compravendita dei biglietti. Nel frattempo l’assessore Onorato ha ribadito a Filippo Roma di “vergognarsi” della situazione, chiedendo chiarimenti sia sul numero di biglietti venduti - il ministero sostiene siano 25.000 al giorno, ma sul sito sono indicati 14.000 slot - sia sulle misure che ha intenzione di adottare.

“Quanto sta accadendo - aveva detto nel corso di un sopralluogo - un grave danno d’immagine per Roma, perché i turisti che arrivano qui per vedere questo sito sono costretti a rinunciare o a pagare  a volte il preso del biglietto. Sono 7 mesi che chiediamo un intervento del ministro, quanto sta accadendo è inaccettabile”.

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