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Gli hacker tengono in ostaggio la sanità del Lazio. Zingaretti: "Stanotte ancora attacchi al sistema"

La Regione rassicura: "Nessun dato sensibile è stato trafugato". Si migra tutto su un cloud, ma i tempi di ripristino sono incerti

“Uno dei più seri attacchi nella nostra Repubblica contro la Pubblica amministrazione”: così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha definito il cyberattacco che ha paralizzato i sistemi informatici mettendo fuori uso i siti della Regione e il portale salutelazio.it, dove tra le altre cose vengono gestite anche le prenotazioni dei vaccini anti covid.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia Postale, coordinata dalla Procura di Roma, l’attacco potrebbe essere partito dalla Germania, anche se è ancora presto per dirlo. Hacker specializzati in questo genere di attacchi sono molto abili a confondere le tracce o a farle perdere nei meandri del web, “rimbalzando” tra server e provider. E nella notte altri cyber-attacchi sono stati sferrati, come confermato proprio da Zingaretti, che ha voluto rassicurare sul fatto che “nessun dato è stato trafugato, i dati sono in sicurezza. Ora verranno trasferiti su piattaforme esterne”.

Attacco hacker, hanno chiesto un riscatto?

Il sistema informatico della Regione è fermo ormai da 72 ore, “preso in ostaggio” da hacker che hanno sfruttato un “ramsonware”, un malware che blocca l’accesso ai dati chiedendo poi un riscatto in bitcoin per sbloccarli. Per farlo, la Regione (o chi è vittima di un attacco simile) dovrebbe seguire una serie di link che condurrebbero a chi ha sferrato l’attacco per avviare la trattativa (così funziona questa tipologia di malware). Zingaretti ha chiarito che nessuno riscatto verrebbe comunque pagato.

VIDEO | Attacco hacker, Zingaretti: "Nessun dato è stato trafugato. Servizi operativi in dieci giorni"

Attacco hacker alla Regione Lazio: cosa succede adesso

Intervenuto su Rai3 durante Agorà Estate, il presidente della Regione Lazio si è detto fiducioso che il portale per le prenotazioni dei vaccini anti coronavirus possa ripartire in pochi giorni. A martedì però l’intero universo telematico della Regione è congelato. Amministrazione e cittadini non possono accedere ai dati né prenotare servizi, il che significa che oltre ai vaccini sono bloccate tutte le attività di Cup e Recup, il centro unico prenotazioni.

Impossibile dunque a oggi prenotare una visita specialistica in ospedale, il vaccino anti covid o un tampone: nel caso dei vaccini si procederà sino al 13 agosto con le prenotazioni precedenti all’attacco, nel caso dei tamponi l’unico modo per prenotarne uno è rivolgersi al proprio medico curante, a una farmacia o a un laboratorio privato.

Cosa fare se si aspetta il Green Pass o l’esito del tampone?

La Regione ha rassicurato sul fatto che chi aspetta il risultato di un tampone verrà contattato via mail (o dovrà contattare via mail o telefonicamente la Asl di competenza), mentre i Green Pass verranno inviati regolarmente, pur con qualche ritardo, grazie alla collaborazione con la struttura commissariale.

Come si può prenotare un vaccino anti coronavirus?

La criticità più grande, come detto, riguarda la campagna vaccinale. Con la piattaforma regionale per la prenotazione fuori uso da domenica, prime e seconde dosi non possono essere prenotate e vengono somministrate soltanto quelle fissate prima dell’attacco.

Dalla Regione hanno fatto sapere che sino al 13 agosto gli slot erano comunque tutti pieni, e che la campagna procederà, seppure con un po’ di ritardo dovuto al fatto che ogni passaggio viene gestito manualmente o passando attraverso l’anagrafe nazionale (per la registrazione delle vaccinazioni effettuate).

Quanto durerà il blocco?

Impossibile al momento sapere per quanto tempo il sistema informatico resterà fuori uso. A oggi custodisce i dati sensibili di 5,8 milioni di persone, e sinché non verranno trasferiti tutti in sicurezza su un cloud (come spiegato da Zingaretti) i siti e i servizi resteranno congelati.

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