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Venerdì, 26 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Largo Settimio Passamonti

San Lorenzo, cittadini infuriati contro la malamovida: "Vogliamo dormire, si revochi concessione a largo Passamonti"

Un gruppo di residenti ha incontrato il vicepresidente Gisci: "Più presidio del territorio. In migliaia invadono il quartiere fino all'alba"

"Basta malamovida, abbiamo il diritto di dormire". E' questo lo slogan che ha accompagnato una folta rappresentanza di residenti del quartiere San Lorenzo che oggi, mercoledì 22 settembre, si sono ritrovati davanti alla sede del Municipio in via Tripoli. 

"Situazione intollerabile nel quartiere"

"E' intollerabile la situazione che si sta verificando intorno a largo Passamonti - denunciano i residenti - oltre che rispetto alla malamovida nele altre aree della zona come piazza Immacolata, largo degli Osci e via degli Ausoni". Le richieste dei cittadini, che recentemente si sono riuniti nell'associazione Viva San Lorenzo, hanno incontrato il vicepresidente Emanuele Gisci. "Fortunatamente ha raccolto le nostre lamentele - spiegano - e dalla presidente Del Bello, non presente per motivi personali, abbiamo ricevuto la promessa di accogliere una delegazione di manifestanti venerdì mattina". 

Le richieste dei cittadini

Le richieste di Viva San Lorenzo sono due: "Immediata revoca della concessione a largo Passamonti - scrivono in una nota i residenti - che provoca il mancato sonno dei cittadini per l'alto volume fino a tarda notte ed episodi di inciviltà quando gli eventi terminano e il migliaio e più di partecipanti si disperde per il quartiere. Infine, chiediamo una pressione decisa da parte del Municipio sugli organi di pubblica sicurezza per ottenere un presidio al centro del quartiere nelle ore notturne durante tutta la settimana, con l'obiettivo di prevenire e impedire i comportamenti di disturbo del riposo notturno". L'associazione avverte: "Questa volta i cittadini non si accontenteranno delle tradizionali rassicurazioni - conclude la nota - senza impegni precisi verificabili circa l'aggressione ai problemi con l'obiettivo di risolverli. A partire dalla questione della concessione a largo Passamonti che è integralmente nella disponibilità politico-amministrativa dell'organi municipale". 

L'ex assessora: "Ci vuole un monitoraggio delle iniziative"

Assessora alla Cultura e alla Memoria del II Municipio fino all'ottobre 2020, quando si è dimessa in polemica con la presidente Del Bello per aver patrocinato un festival pro-Palestina, Lucrezia Colmayer entra nel merito della discussione sull'estate romana municipale: "E' un'esperienza positiva che ha consentito di animare con progetti culturali diverse piazze del nostro municipio in pieno periodo pandemico - le parole della candidata Pd in consiglio municipale alle elezioni del 3 e 4 ottobre - . È però necessario stabilire degli indicatori ed effettuare un monitoraggio delle iniziative in atto perché il principio della buona socialità e l'offerta culturale siano sempre realizzati. Iniziative che devono tener conto dei diritti di tutti, residenti, del tessuto commerciale locale e degli utenti. Da parte mia, farò tesoro dell'esperienza di questi anni per far sì che già la prossima estate le esperienze più virtuose siano valorizzate e incentivate e riconoscendo anche il grande lavoro e le energie del terzo settore".

Cosa succede a largo Passamonti

Risse, un accoltellamento, bombe carta contro le forze dell'ordine, rifiuti e degrado generale. Ecco cosa succede a largo Passamonti dall'inizio dell'estate, lì dove un bando municipale nel 2020 ha assegnato l'area per svolgere eventi culturali e fare somministrazione bevande. Bevande che, soprattutto il martedì sera, vanno via a 2 euro - in particolare gli spritz - attirando quindi una clientela molto più ampia rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare, sacrificando un po' l'aspetto dell'offerta più culturale che dovrebbe rappresentare il 60% del programma. Se a questo si aggiungono concerti e musica fino a tardi, ecco spiegato il perché i cittadini di San Lorenzo vorrebbero che la giunta Del Bello ritirasse la concessione con un anno di anticipo.

  

   

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