Festival pro Palestina, terremoto nel municipio dei Parioli: si dimette l’assessora Pd
Lucrezia Colmayer lascia la Giunta Del Bello: "Tra promotori chi organizza boicottaggi ad Israele, mi dissocio". La minisindaca: "Dimissioni respinte, festival racconta cultura palestinese"
Terremoto nel municipio dei Parioli: in aperta polemica con la scelta della presidente Francesca Del Bello di concedere il patrocinio al al Falastin-Festival della Palestina, in programma nei giardini del Verano, si è dimessa l’assessora alla Cultura e alla Memoria, Lucrezia Colmayer.
Municipio II, si dimette l'assessora Colmayer: "No a patrocinio festival Palestina"
“Quanto accaduto è inaccettabile: ho scritto personalmente alla presidente Del Bello per chiedere il ritiro del patrocinio, da cui mi dissocio, ma non ho nemmeno ricevuto una risposta” - ha detto Colmayer all’agenzia Dire. Una vicenda, ha sottolineato l’esponente dem, “che ritengo inconciliabile con la mia visione e con la mia storia politica, e che rendeva impossibile una mia permanenza in Giunta. Voglio sottolineare la mia personale presa di distanza dall’operato della presidente Del Bello - ha aggiunto l’ex assessora - e da un’associazione (Bds, ndr) che organizza boicottaggi per non riconoscere gli altri Stati. Con questo gesto voglio rinnovare la mia vicinanza alla Comunità ebraica di Roma, con cui abbiamo condiviso un importante percorso culturale e amministrativo”.
Il Falastin Festival: "Inclusione e intrattenimento"
Il Falastin Festival, in programma fino al 5 ottobre ai giardini del Verano di Roma, è organizzato dalla Comunità Palestinese a Roma e nel Lazio e si definisce come “festival di inclusione, approfondimento e intrattenimento interamente dedicato alla Palestina”. Alle iniziative parteciperanno deputati di Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, oltre a esponenti di numerose associazioni come l’Anpi – Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Giuristi Democratici e la Rete Ebrei contro l’Occupazione. Tra gli artisti in cartello, anche Assalti Frontali e Moni Ovadia.
Gli organizzatori del festival pro Palestina: "Chiediamo rispetto diritti umani"
"Il movimento non chiede altro che il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale e nasce dal fallimento decennale delle istituzioni internazionali nell’imporlo ad Israele” - così, in una nota congiunta, gli organizzatori del festival e BDS Roma. “Le attività del movimento BDS sono state più volte riconosciute come legittime e tutelate dal diritto alla libertà di espressione e di associazione, più recentemente da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Amnesty International ritiene che i sostenitori del BDS siano difensori dei diritti umani”.
II Muncipio, Del Bello difende scelta: "Festval racconta tradizione e cultura palestinesi"
Non torna indietro Del Bello che annuncia il respingimento delle dimissioni di Colmayer e la invita a tornare a sedere nella Giunta di via Dire Daua. “Un’iniziativa che intende raccontare le tradizioni della cultura palestinese, le arti, la musica, il teatro. In una prima versione del programma comparivano varie sigle a sostegno dell’iniziativa, tra cui quella del BDS. Ho chiesto l’immediata revisione del programma (trasmesso al Municipio e protocollato il 30.09.2020) come condizione del mantenimento del patrocinio, prendendo le distanze da controverse campagne di boicottaggio e da qualsiasi manifestazione di ostilità nei confronti dello Stato di Israele. A tal proposito - ha detto la minisindaca del Parioli-Trieste-Salario - ho formalizzato con una nota ulteriori mie richieste finalizzate al mantenimento del carattere culturale dell’iniziativa”. Poi le scuse alla Comunità ebraica “per gli equivoci provocati dalla diffusione della versione provvisoria del programma”.
“Il nostro Municipio - ha ribadito Del Bello - accoglie le esperienze e le iniziative di tutte le culture che lavorano per la pace e per la non violenza. Principi che guidano le mie scelte e per i quali continuerò a battermi. Mi auguro - ha concluso la presidente che il dibattito possa uscire dal campo delle divisioni e tornare ad essere sereno e costruttivo come lo è sempre stato nelle nostre sedi”.