Prati Fiscali, i nomadi di via Artemisio: "è casa nostra, non vogliamo fastidi"
La baraccopoli di via Artemisio è proprietà privata, lo chiarisce bene il cartello all'entrata. Il signor Mustafa dice: "Non vogliamo fastidi". Continuano le proteste dei cittadini
Gli ultimi avvenimenti di via Appia Nuova riaccendono le polemiche sugli insediamenti abusivi dei nomadi a Roma. Ma cosa succede se il campo non è abusivo, e c'è il cartello "proprietà privata" davanti all'entrata? E' questa la realtà dei nomadi di via Artemisio, nel quartiere Prati Fiscali, che da tren'anni abitano sul terreno di loro proprietà.
Il signor Mustafa è restio a parlare, non vuole interviste nè foto e chiude tutti i cancelli di entrata.
"La polizia, i carabinieri e l'Opera Nomadi mi visitano spesso. Poi ci sono i giornalisti e i cittadini che vengono sempre a disturbare; è venuto anche Alemanno. Non voglio fastidi, questa è casa mia, il terreno è mio. Qual è il problema?", ha spiegato il signor Mustafa prima di allontanarsi.
Se non fosse per il cartello "proprietà privata", però, l'abitazione sembrerebbe uguale a tutti gli altri insediamenti dei nomadi della Capitale. La sporcizia, i fumi e le baracche si intravedono già all'entrata. Nel frattempo le proteste dei cittadini continuano; alcuni denunciano: "Non ci spieghiamo quel continuo via vai di pulmini da quella casa".
Quale soluzione per i cittadini che chiedono più sicurezza nella zona e maggiori controlli nel campo?.