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Vitinia - Mezzocammino Tor de' Cenci / Via del Risaro

Vitinia, nuovi alberi e panchine sul sentiero Trilussa: “Così salviamo una vallata dagli zozzoni”

Con bacheche e nuove piantumazioni i residenti di Vitinia si prendono cura della Valle del Risaro. Pericolini: “Il Sentiero Trilussa è già una realtà. Alle istituzioni il compito di prenderne atto e valorizzarlo”

Un sentiero ciclopedonale per salvare un’antica vallata. Da alcuni anni i residenti di Vitinia, nella periferia sud del Municipio IX, stanno chiedendo alle istituzioni cittadine e regionali un giusto riconoscimento.

La valorizzazione partita dal basso

“Vorremo che le istituzioni attribuissero al Sentiero Trilussa, il valore che merita” ha premesso Mario Pericolini, presidente del Comitato di Quartiere. “Noi stiamo autofinanziando la piantumazione di alcuni alberi, abbiamo realizzato delle bacheche informative, un punto di book crossing all’inizio del percorso. Abbiamo realizzato un corridoio per le api, mettendo a dimora la lavanda e delle piante mellifere. E grazie ai fondi del Best Practices Awards abbiamo acquistato anche tre panchine”. Fanno tutto questo per presidiare un’area che, senza di loro, è stata spesso deturpata dagli scaricatori abusivi.

Un sentiero ecologico 

Ma c’è un altro motivo per cui i residenti chiedono di riconoscere il sentiero Trilussa. “E’ un percorso che garantisce una connessione ecosostenibile tra i quartieri di Vitinia e Tor de’ Cenci e che noi - ha spiegato il presidente del Comitato di quartiere - vorremmo arrivasse fino alla Valle di Perna”. Sono circa 7 chilometri, che si sviluppano a cavallo tra la Riserva Litorale Romano, la Tenuta presidenziale di Castelporziano ed il Parco Regionale di Decima Malafede. I residenti hanno deciso di intitolarlo a Trilussa perchè il noto poeta romanesco era un frequentatore dell'Osteria Malpasso, la locanda che si trova lungo il futuro percorso ciclopedonale.

Le richieste alle istituzioni

"Per noi il sentiero Trilussa è già realtà e grazie alla sua realizzazione abbiamo evitato che la valle del Risaro fosse trattata come una discarica. Tuttavia gli zozzoni restano una minaccia costante. Per questo al Comune chiediamo maggiore considerazione. Ed in sostanza vorremmo che gli ultimi due chilometri della vallata, in direzione Vitinia, venissero chiusi al traffico ed identificati meglio per quello che sono: un sentiero naturalistico" ha chiarito i lpresidente del Comitato di Quartiere. All'Ente Roma Natura il compito di valorizzare il sentiero. A Roma Capitale, invece, quello di salvaguardarlo dalle attività illegali degli zozzoni. I resdienti, con alberi, panchine e bacheche informative, la loro parte già l'hanno ampiamente fatta.

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