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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Terremoti a Roma: per i sismologi "vale la pena fare prevenzione"

Il consiglio dell’INGV al convegno organizzato dopo le scosse registrate in provincia

Le scosse di terremoto che nelle scorse settimane sono state registrate ad est della Capitale hanno offerto lo spunto per affrontare il tema della prevenzione. E’ quello l’aspetto su cui i sismologi sembrano concordare: l’importanza d’investire sulla messa in sicurezza delle abitazioni e degli edifici in generale, eventualmente sfruttando gli incentivi disponibili.

I fenomeni sismici

Il “rischio sismico” è stato al centro di un convegno che il comune di Guidonia Montecelio ha organizzato il 28 gennaio nella Sala conferenze della parrocchia San Giuseppe Artigiano, a Villanova. In Italia, ha ricordato Carlo Doglioni, il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nel 2022 si sono registrati 16mila terremoti, uno ogni 35-40 minuti. Non si tratta però di un dato che desta particolare allarme, poiché è in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni. La gran parte dei terremoti poi, ha una magnitudo inferiore ai 2 gradi, e solo 258 sono stati quelli con una forza compresa tra i 3 ed i 3,9. E’ la magnitudo registrata a Guidonia nei giorni scorsi, ad esempio ad inizio gennaio, quando ha raggiunto i 3.3. Si tratta comunque di scosse definite leggere.

Per dare un parametro di riferimento, le scosse più importanti che si sono verificate negli ultimi anni, sono quelle avvenute a Norcia, che raggiunsero i 6,5 gradi. “Ogni secolo si verificano, in Italia, 20-25 terremoti distruttivi. Basta che la magnitudo sia superiore a 5, in genere intorno ai 5,5 gradi se avvengono vicino ad un abitato, per essere particolarmente dannosi” ha spiegato il presidente dell’INGV. 

Il rischio terremoti nella provincia di Roma

Vicino Roma i terremoti sono causati da due fattori: l’attività del vulcano Laziale e per l’attività della faglia appenninica. Rispetto a quest’ultima, è stato spiegato nel corso dell’appuntamento di Guidonia, si sa che esistono delle faglie che separano i monti Lucretili dalla vallata di Tivoli. “A monte Celio – ha ricordato il presidente dell’INGV – si vedono questi piani di movimenti che affiorano, e la zona di Tivoli e di Guidonia Montecelio, sono caratterizzate da queste strutture attive”. Significa che la zona è soggetta a terremoti? La risposta è affermativa.

La necessaria prevenzione

Quello che non è facile determinare, è la forza con cui i terremoti potranno presentarsi. Sappiamo, come ha recentemente ricordato un sismologo dell’INGV a Romatoday, che nella Capitale mediamente si verificano un paio di terremoti al secolo sopra i 5 gradi. Quindi la possibilità che avvengano con tale intensità, per quanto imprevedibile, esiste. Cosa fare? “Vale sempre la pena fare prevenzione” ha suggerito Carlo Doglioni, migliorando le classi sismiche delle abitazioni in cui si vive. Un consiglio che vale per Guidonia come per Roma e per tutta la provincia. 

Per quanto riguarda la città dell’aria, Erick D’Alisa, il presidente del consiglio regionale di Guidonia, ha rivolto l’invito ai suoi concittadini a “prendere visione, scaricandolo dal sito del Comune di Guidonia Montecelio, del nuovo piano di emergenza comunale” approvato recentemente in consiglio Comunale. Perché “sapere cosa fare,  dove andare, chi contattare in fase di emergenza può fare la differenza in caso di calamità, qualsiasi essa sia -ha sottolinea D’Alisa -  La prevenzione è fondamentale e può contribuire a salvare vite umane”.

 
 

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