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Cinque scosse di terremoto in un mese: il nord est romano trema. Massima attenzione a Guidonia

Aperto un canale diretto di comunicazione tra l'amministrazione comunale e l'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia

Cinque scosse in un mese: il 13 dicembre, il 23, due il 27 a distanza ravvicinata sino all'ultima - con magnitudo 3.3 - ad aprire il nuovo anno. C'è preoccupazione a Guidonia Montecelio e nell'area nord est per i terremoti che stanno facendo tremare le case. Forti scosse, avvertite nitidamente dagli abitanti della Città dell'Aria, che non hanno arrecato comunque danni a persone o cose, con in corso tutte le verifiche alla strutture pubbliche e negli edifici scolastici. Per tale motivo, a seguito dei diversi eventi sismici che si sono registrati negli ultimi mesi, con epicentro in Guidonia Montecelio, si è aperto un canale diretto di comunicazione fra l'amministrazione del comune della provincia della Capiitale con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il massimo organo tecnico scientifico in materia. 

Il canale diretto con il presidente dell'Ingv 

"Lunedì mattina - spiega il sindaco Mauro Lombardo – mi sono relazionato direttamente con il presidente dell’Ingv, il professor Carlo Doglioni, a cui ho chiesto informazioni e chiarimenti su quanto si sta verificando nella nostra città. Il presidente, particolarmente attento rispetto alle nostre preoccupazioni, si è reso disponibile a partecipare ad un incontro pubblico con la cittadinanza”.
 
Doglioni, una delle massime autorità italiane nel campo della geologia e presidente dell'ente di ricerca italiano deputato allo studio dei fenomeni geofisici e sismici, attualmente sta monitorando, con il suo Istituto, anche gli eventi che stanno interessando la nostra area

Sciame sismico nell'area nord est 

"Il professore - evidenzia Lombardo - mi ha confermato che siamo in presenza di un piccolo sciame sismico. Nel 90% dei casi questi fenomeni cessano senza alcuna conseguenza. D’altronde, di terremoti come quello di Capodanno se ne registrano almeno 250 all’anno in Italia. Si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso in un territorio sismico come il nostro”.
 
La causa di queste scosse è geofisica non è, pertanto, riconducibile a nessun tipo di attività antropica. “A una mia specifica domanda - precisa il sindaco - il professor  Doglioni ha escluso categoricamente qualsiasi tipo di collegamento tra questi eventi e le attività estrattive del territorio o i lavori pubblici, come il raddoppio della ferrovia o la messa in sicurezza del ponte della Longarina, che si sono svolti nelle ultime settimane”.

Massima attenzione dell'amministrazione comunale  

Il professor Doglioni ha quindi già accolto l’invito del sindaco a partecipare, nei prossimi giorni, ad un incontro pubblico tra gli esperti e la cittadinanza che sarà ampiamente pubblicizzato per consentire un’informazione quanto più corretta e scientificamente qualificata su quanto sta accadendo. Sebbene, come noto, i terremoti sono fenomeni totalmente imprevedibili, l’amministrazione comunale è intenzionata ad aumentare l’attenzione sul tema.

Il Piano di emergenza comunale 

“Dopo le scosse delle scorse settimane - conclude Lombardo - abbiamo voluto accelerare l’approvazione in consiglio comunale di un aggiornamento del Piano di emergenza comunale, già pubblicato e consultabile da tutti sul sito del municipio. Stiamo anche lavorando per svolgere attività di prevenzione e informazione delle procedure di emergenza da adottare in caso di calamità in concerto con la nostra protezione civile e l’Aivem, l’Associazione ingegneri volontari per l'emergenza che, col suo presidente ingegner Claudio Ridolfi, si è resa disponibile”.

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