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Stazione Tiburtina, nella “bolla” il Campidoglio vuole la Casa delle Tecnologie Emergenti

Sì all'attuazione della convenzione con RFI, siglata nel 2005, per l'utilizzo di spazi nello scalo ferroviario. Raggi: “Li destineremo a sviluppo di attività tecnologiche e innovative”. Per i fondi atteso l'ok del Ministero dello Sviluppo Economico

Via libera della Giunta capitolina all’attuazione della convenzione tra Roma Capitale e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), siglata nel 2005, per la riqualificazione urbanistica e funzionale dell’area della Stazione Tiburtina. Gli spazi interessati, una superficie di 805 metri quadri con diritto d’uso trentennale, saranno destinati dal Campidoglio alla “Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma Capitale”. Nello specifico il progetto interesserà un locale al livello della galleria commerciale della stazione e della “bolla” sospesa sovrastante, oltre che uno spazio distaccato, interno alla stazione, sul lato dell’ingresso di via di Pietralata.

La Casa delle Tecnologie Emergenti alla Stazione Tiburtina

Per il reperimento dei fondi necessari, l’Amministrazione ha presentato la sua candidatura all’avviso pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), la cui valutazione è attesa all'inizio di dicembre, volto al finanziamento dei piani di sviluppo di realtà tecnologiche e innovative sul territorio.

“Finalmente potremo disporre degli spazi inutilizzati all'interno della stazione Tiburtina, da destinare allo sviluppo di attività tecnologiche e innovative. Per questo progetto, la ‘Casa delle Tecnologie Emergenti’ - ha spiegato la sindaca di Roma, Virginia Raggi - abbiamo già raccolto l'adesione al co-finanziamento da parte di partner industriali internazionali per un ammontare di  circa 1,4 milioni di euro in 3 anni. Riqualificazione e innovazione per fare di Roma una Smart City che mette al centro i suoi talenti e le sue imprese, creando sviluppo e lavoro”. 
 
La progettazione della “Casa delle Tecnologie Emergenti”, portata avanti dall’Ufficio di Scopo Progettazione e Innovazione Economica Urbana, nell’ambito del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive, è frutto di una collaborazione fra soggetti pubblici e privati dell’ecosistema innovazione di Roma: università, enti di ricerca, incubatori certificati dal MISE, grandi imprese.

Roma Startup City: talenti e nuove imprese

“Fondamentale è la creazione di un luogo privilegiato dal punto di vista tecnologico, fisico e istituzionale, dove l'accelerazione dell'innovazione vede coinvolti attori pubblici e privati: un esempio virtuoso di partenariato fra università, aziende e amministrazione pubblica, che risponde alla nostra vision sistemica di sviluppo economico della città” - ha commentato l’Assessore allo Sviluppo Economico, Carlo Cafarotti, sottolineando come lo spazio di pregio, legato all'Alta Velocità, avrà anche un valore simbolico “per le energie imprenditoriali e per la conoscenza tecnologica che cresce nella Città”.  

Lo scopo è quello di promuovere un modello innovativo di “Startup City” nella Capitale, che fornisca a talenti, nuove imprese e pmi innovative un “banco di sperimentazione” dei rispettivi prodotti, grazie al supporto dei big player di settore. Focus quindi sullo sviluppo di soluzioni innovative basate sulle tecnologie emergenti: Internet of Things (IoT), Blockchain e Artificial Intelligence (AI) da applicare a dati e contesti reali della città, come ad esempio i settori di trasporto e turismo.

Tiburtina, arrivano innovazione e startup: "Riqualificazione strategica dell'hub"

“Con l’approvazione della delibera Roma Capitale compie un altro passo verso la riqualificazione strategica di un hub trasportistico fondamentale per la città dove sperimentare innovazioni tecnologiche e di business utilizzando nuove risorse e infrastrutture per futuri accordi commerciali” - spiega l’Assessora alle Infrastrutture Linda Meleo. “Oggi con l’attuazione della convenzione concludiamo un lungo iter iniziato nel 2005. Acquisiamo importanti spazi in un nodo strategico della mobilità sia cittadina che nazionale e li rendiamo disponibili per un progetto, la Casa delle Tecnologie Emergenti, che pone Roma - ha aggiunto l’Assessora al Patrimonio, Valentina Vivarelli - all’avanguardia mettendo a sistema innovazione, creatività e tecnologia”. 

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