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Sei milioni di euro per costruire rampe ed ascensori nei palazzi del comune di Roma

Stanziati i fondi per migliorare l'accesso agli edifici di proprietà comunale o di pubblica utilità

Sei milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Campidoglio ha deciso d’investire sull’eliminazione di quegli ostacoli che riducono e talvolta impediscono la libertà di spostamento alle persone che hanno delle disabilità.

Le risorse per abbattere le barriere architettoniche

“Questo stanziamento restituisce l’idea che abbiamo della Capitale, una città che presta attenzione ai più deboli, come ad esempio chi è costretto a stare seduto su una carrozzina ortopedica” ha commentato Yuri Trombetti, il consigliere che ha proposto di abbattere le barriere architettoniche negli immobili pubblici. Con l’approvazione dello stanziamento è stato accettato anche l’ordine delle priorità d’intervento che il Campidoglio dovrà seguire.

L'ordine degli interventi

I sei milioni verranno impiegati innanzitutto nel dotare di “impianti elevatori” gli immobili di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale. In secondo luogo verranno destinati alle scuole, per eliminare anche lì quegli ostacoli fisici che riducono l’accesso ai servizi educativi presenti al loro interno. Una quota dello stanziamento, infine, dovrà essere dedicato anche all’accesso a quegli immobili comunali che erogano “servizi alla persona”, come ad esempio gli uffici anagrafici o i consultori. 

Gli ascensori nelle case del comune

La regione Lazio ha già speso molti soldi per installare gli ascensori nelle palazzine dell’Ater. Ora – ha aggiunto il consigliere Trombetti - vogliamo farlo anche noi, con gli appartamenti del comune, perché sono tantissimi i casi di persone che abitando in palazzi vecchi, costruiti appunto senza degli ascensori, finiscono per restare murate in casa. E lo faremo contando sul supporto dei municipi” che, come enti di prossimità, conoscono quali sono gli interventi più necessari.Oltre ai sei milioni, è stato approvato anche un secondo provvedimento che destina un altro milione alla realizzazione di ascensori negli alloggi comunali di Villa Gordiani. 

La questione degli ascensori rotti

C'è poi un'altra partita che bisogna giocare. E' quella che riguarda quegli immobili, sempre del comune, che già dispongono dei cosiddetti “impianti elevatori”. Nelle pagine della cronaca cittadina, infatti, trovano spazio anche altri “murati in casa”: gli inquilini delle case comunali che devono fare i conti con gli ascensori rotti. Un problema che esula dallo stanziamento appena votato in assemblea capitolina ma del quale, l'amministrazione, deve comunque farsi carico. 

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