rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, Baobab scrive a Raggi: "Nessuno sta pensando ai senza fissa dimora"

Individuare dei locali per accoglierli. Distribuire mascherine protettive e disinfettanti. Garantire la disponibilità dei servizi essenziali. Ecco alcune delle richieste

Individuare dei locali per accogliere persone senza fissa dimora. Distribuire mascherine protettive, disinfettanti e ogni utile presidio medico sanitario e alla verifica delle loro condizioni di salute. Garantire la disponibilità dei servizi essenziali di sopravvivenza per le persone in condizioni di impossibilità di provvedere a sé stessi, quali mense, distribuzioni di cibo e fruizione di docce e bagni. Sono queste le richieste contenute in un esposto avanzato da Baobab Experience, associazione di volontariato che da anni si occupa dell’accoglienza dei migranti a Roma, alla sindaca Virginia Raggi e alla Prefettura di Roma.

Nel documento si chiede all’amministrazione comunale di rendere conto delle azioni che verranno intraprese a tutela della popolazione senza fissa dimora, inclusi rifugiati e richiedenti asilo, alla luce del decreto varato lunedì sera dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Coronavirus che invita tutta la popolazione a restare a casa.

Nel decreto, segnalano gli attivisti di Baobab Experience, “non sono al momento reperibili informative sanitarie relative al comportamento cautelativo che possono e devono adottare coloro che sono privi di una fissa dimora” e allo stesso modo “non risulta chiarito secondo quali modalità possano e debbano essere garantiti i servizi essenziali a beneficio delle frange più deboli della popolazione che non possano, evidentemente, di fatto attuare il metodo di auto-isolamento in abitazione, non avendo purtroppo luogo di rifugio idoneo". Altra segnalazione: "Sebbene le persone di cui si discute si trovino in evidente condizione di maggiore rischio, per sé stessi e per gli altri, non ci risulta siano state sinora effettuate distribuzioni in strada di presidi medico sanitari".

Intanto Baobab Experience fa sapere alla sindaca Raggi di aver già provveduto in questi giorni, secondo le proprie possibilità, alla distribuzione di materiale informativo in diverse lingue e di amuchina, ma di non essere in condizione di effettuare una distribuzione di mascherine in linea con i numeri delle persone coinvolte, vista la scarsa disponibilità di queste ultime. L’associazione ritiene, quindi, urgente un intervento del sindaco e della prefettura, e si dichiara “disponibile a contribuire e partecipare, secondo ogni modalità ritenuta idonea, alle distribuzioni di materiale da voi eventualmente fornito, o in qualsiasi supporto logistico che riteniate necessario, anche al fine di gestire la messa a disposizione delle suddette misure, tra gli altri, delle persone direttamente supportate dall’Organizzazione e che vivono nei pressi della Stazione Tiburtina".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Baobab scrive a Raggi: "Nessuno sta pensando ai senza fissa dimora"

RomaToday è in caricamento