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Sale slot, la regione cambia la legge: distanze da rispettare solo per le nuove attività

Leodori: “Soluzione che salvaguardia attività. Introdotte anche misure di prevenzione alla ludopatia”

Niente proroghe alla legge regionale che fissava le regole per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. La regione Lazio ha infatti deciso di non rimandare la palla in fallo laterale, affrontando la questione. 

Distanziometro non retroattivo

Con un emendamento all’assestamento di bilancio, il consiglio regionale ha infatti introdotto alcune modifiche che, anche in maniera sostanziale, cambiano l’architettura della vecchia legge. In particolare, sparisce il riferimento alla distanza di 500 metri dai siti sensibili, che era la spada di Damocle per sale slot e che, negli anni, aveva causato molte proteste. Per effetto dell’emendamento, a dover rispettare una distanza da scuole, centri giovanili e centri anziani, strutture sociosanitarie e luoghi di culto, dovranno essere solo le sale di nuova apertura. Queste ultime dovranno essere ubicate ad un raggio non inferiore a 250 metri dalle aree sensibili.

Salvaguardia attività e contrasto alla ludopatia

“Come amministrazione regionale abbiamo voluto evitare la proroga per affrontare e risolvere il problema. Attraverso un tavolo di confronto tra associazioni e le realtà del Terzo Settore impegnate contro il gioco d’azzardo – ha spiegato il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori,  che ha messo la firma all’emendamento – siamo arrivati a questa soluzione in grado di salvaguardare le attività commerciali rimuovendo la retroattività della legge ma che, allo stesso tempo, introduce nuove misure per migliorare la prevenzione e il contrasto della ludopatia”.

Le regole più stringenti

Tante sono le novità rispetto al passato. Si va dall’ “interdizione dal gioco ai soggetti in stato di manifesta ubriachezza” alla pausa obbligatoria di cinque minuti, che ciascun cliente deve rispettare, ogni trenta minuti consecutivamente trascorsi a giocare. Anche la frequenza delle giocate diminuisce, poiché sarà consentito farlo ogni trenta secondi e gli apparecchi dovranno essere distanziati di due metri. 

In attesa che i comuni prevedano quanto debbano durare le interruzioni delle attività di gioco d’azzardo, la legge regione dispone che vadano calcolate come “otto ore giornaliere complessive e consecutive, dalle 2 alle 10, per le sale giochi”. Invece negli esercizi commerciali in cui non siano attività prevalente, la fascia oraria è di “dodici ore giornaliere” di cui dieci consecutive nella fascia notturna: dalle 23 alle 9. Ed altre due ore nella fascia di uscita delle scuole, vale a dire dalle 12.30 alle 14.30.

Sanzioni previste

La violazione della legge regionale, per più di due volte, comporta, la chiusura dell’esercizio. Inoltre l’emendamento prevede di ampliare i fondi a disposizione della “disinstallazione” degli apparecchi da gioco. Aumenta di 100mila euro per il 2023 e di 250mila euro per l’anno successivo, il 2024.

La reazione del settore

La notizia non è stata accolta con particolare entusiamo. Nel comparto si segnala il “persistere comunque della preoccupazione per l'impatto sui livelli occupazionali, che resta significativo anche alla luce della modifica. Allo stesso tempo, resta forte il timore che la legge rappresenti ancora un fonte di arricchimento per le organizzazioni criminali, erodendo invece risorse alle attività legali” .


 

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