Risorse per Roma, ex vigilantes in cassa integrazione. Santori: "Solo un palliativo temporaneo"

“Mentre nei campi rom avviene l’impensabile e tutto è concesso in termini di furti, rovistaggio, smercio illegale dei rifiuti, inquinamento ambientale, la giunta Marino continua in maniera infantile a discutere proposte irrealizzabili e illegali come quella di delegare la raccolta della differenziata ai nomadi e la vicenda degli ex lavoratori vigilantes dei campi nomadi è un altro tassello paradossale di questa incompetenza” lo afferma il consigliere regionale Fabrizio Santori in merito alla notizia della messa in cassa integrazione degli ex vigilantes di Risorse per Roma che lavoravano nei cosiddetti 'villaggi della solidarietà'. 78 lavoratori in mobilità dal 25 giugno scorso quando il servizio in cui erano impiegati è stato sospeso.
In merito “è significativa la nota di accusa dell’assessore al Bilancio con delega alle partecipate, Silvia Scozzese, a Risorse per Roma sulle responsabilità rispetto alla vicenda dei lavoratori di Risorse per Roma, ex addetti al Villaggio della Solidarietà: come al solito la giunta Marino non arriva a soluzioni concrete a tutela dei 78 lavoratori di Risorse per Roma, e delle loro famiglie, che dal 2 febbraio sono in cassa integrazione in deroga dopo sei mesi di mobilità”.

Per Santori la situazione è paradossale: “Il sindaco Marino continua con il suo teatrino a fare il moralizzatore puntando il dito contro i dipendenti capitolini, hacker immaginari e chiunque possa distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti pretendendo produttività  ed efficienza, ma lasciando morire tra debiti le aziende del comune senza proporre alcuna linea politica per il rilancio". Il ricorrere agli ammortizzatori sociali, per il consigliere "è solo un palliativo temporaneo ad una situazione che rischia di diventare una vera e propria bomba ad orologeria che temo questa amministrazione Marino, per la sua incompetenza e assurda negligenza, non sarà in grado di disattivare, essendone la causa”  conclude Santori.