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La guerra dei rifiuti si sposta sui social: residenti postano spazzatura su bacheca di Raggi

Ancora rifiuti incendiati nella notte. Rabbia e ironia dei residenti che reagiscono al post di Virginia Raggi

Una mano al naso per trattenere il respiro e proteggersi dagli odori nauseabondi laddove non è possibile attraversare per allontanarsi. Un cazzotto allo stomaco e uno slalom per non calpestare sacchetti pieni di rifiuti perché sotto potrebbe esserci un tappeto di vermi o qualche topo. Una scena tipo, una di quelle alle quali si assiste se si percorrono le strade di Roma Nord o le più popolari a sud, fino alle strade sempre più lerce delle periferie.

Come quella a est della città dove nella notte tra sabato e domenica ha preso fuoco un altro cumulo di rifiuti non raccolti, a via Mezzoiuso a Borghesiana, già interessato da un altro incendio il pomeriggio di sabato. Un episodio che segue a ruota tanti altri incendi di cassonetti divampati in città nelle ultime settimane.

Basti pensare a un dato: 250 cassonetti bruciati in sei mesi per un danno economico di circa 200mila euro. Proteste? Atti di vandalismo? Di certo una fotografia dell’esasperazione cittadina. Ma la sindaca non ha dubbi, si tratta di una “guerra dei rifiuti, l’amministrazione è sotto scacco dell’ecomafia”, insomma un complotto. Intanto però dal 2016 ad oggi nella Capitale il vento non sta cambiando e il consenso diminuisce. 

I rifiuti a Roma, gli ultimi tre anni

Dal “piano rifiuti” firmato Pinuccia Montanari rimasto fermo al palo, alla bozza del piano industriale di Ama alla raccolta differenziata che non cresce con ritardi notevoli nei municipi pilota dove è entrata in vigore la nuova raccolta porta a porta: dal 43% del 2015 siamo a circa il 45% di oggi. Arranca anche la raccolta differenziata delle utenze non domestiche, tra mesi di ritardo e multe “ingiuste”. Mentre Ama va avanti da un anno senza due bilanci, quello del 2017 finito al centro del famoso braccio di ferro tra Campidoglio ed ex Cda con annessi risvolti in tribunale, e di conseguenza anche quello del 2018 (QUI L'APPROFONDIMENTO). 

Raggi su FB: "Voglio raccontarvi con un po' di dati ciò che stiamo facendo"

Virginia Raggi però non ci sta, lei e la sua amministrazione a cinque stelle stanno lavorando per affrontare le criticità nella raccolta dei rifiuti perché loro non stanno “con le mani in mano come qualcuno vorrebbe far credere”. E con 3500 battute descrive in sintesi, in un post su Facebook, quanto fatto nell'ultimo periodo, soprattutto per fronteggiare l'emergenza. Dall’organizzazione di squadre speciali per la raccolta differenziata alla sanificazione di 55mila cassonetti (in tutta la città).

“I ritardi poi ci sono stati perché un privato, Colari, ha tenuto le quote di riassegnazione per 10 giorni e non ha liberato i flussi. Tradotto: per chi non ha rispettato gli accordi e i patti presi 35mila cassonetti non svuotati a giugno. Un disagio di cui stiamo pagando le conseguenze ancora oggi”.

Ma da “oltre dieci giorni il ciclo è ripartito – spiega sottolineando che questo non sia il momento di parlare di – soluzioni a medio e lungo termine ma di lavorare insieme per superare le difficoltà e ripulire la città”. Infine: “Questo è quello che realmente stiamo facendo: stiamo portando avanti un piano di pulizia straordinario stilato con il nuovo CdA di Ama che ha già portato i primi importanti risultati. E nel frattempo abbiamo lavorato sul nuovo contratto di servizio di Ama. Un documento che, lo ricordiamo, prevede anche sanzioni ai dirigenti qualora il servizio di raccolta e pulizia non venga effettuato a regola d’arte”. 

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I cittadini: "La città è sporca"

In poche ore, il post corredato da un video che ritrae un operatore (sempre lo stesso) in giro per la città a sanificare cassonetti, è stato invaso da commenti. Utenti, cittadini, residenti arrabbiati e delusi che non hanno utilizzato 3500 battute per raccontare la città: gli è bastato postare delle foto di un estremo all’altro di Roma con commenti che lasciano poco spazio all’immaginazione.

“A smontare tutta questa lenzuolata di cose già scritte mi è bastata una passeggiata di 100 metri da casa mia alla pizzeria del quartiere”, e ancora “Tutto molto bello però le cose al momento stanno così”. Intanto altri cittadini: “Questa è la situazione "non emergenziale" del settimo municipio, da Anagnina al Quadraro, da più di un mese.

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Ovviamente, escludendo i cassonetti bruciati e mai sostituiti, che fanno da arredo stradale da mesi”. Infine: “Basta, basta, basta dire che la situazione si sta risolvendo, stiamo morendo dal tanfo. Mostrare le foto di 2 cassonetti puliti in centro è solo una mistificazione. Hai fallito, accettalo e vattene”. 

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