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Nidi, proteste in Aula contro la chiusura di quattro asili nel IV municipio: "80 licenziamenti"

Legacoopsociali Lazio: "Un anno di tempo per ricollocarle"

Non solo i lavoratori del servizio di trasporto pubblico locale. In Campidoglio, in occasione del secondo consiglio straordinario della giornata, quello sulla situazione del sistema integrato degli asili nido della città, è sbarcata anche la protesta delle educatrici e dei genitori dei quattro asili nido convenzionati del IV municipio che, su decisione dell'amministrazione, chiuderanno entro il prossimo 31 luglio. La storia ha già trovato spazio sulle pagine di Romatoday e riguarda il passaggio dalla gestione convenzionata a quella comunale per gli asili 'Casa giardino" e 'Farfalla' di piazza Gola e piazza Crivelli e la chiusura definitiva de 'Lo scoiattolo allegro' di via Montorio al Vomano e di Tigro in via Solazzi. Quattro strutture di proprietà del Comune, alle quali l'amministrazione, decisa a rientrarne in possesso, non ha rinnovato il contratto. Risultato: "Circa 80 lavoratrici perderanno il lavoro e molte famiglie potrebbero andare incontro a disservizi". 

La mobilitazione è scattata in concomitanza con la convocazione del consiglio straordinario alla quale ha preso parte anche l'assessora alle Politiche Sociali, Laura Baldassarre. Così dopo i cori dei lavoratori Atac, sono arrivati quelli di genitori, bambini ed educatrici che armati di fischietti, hanno fatto sentire la propria voce. Tra le proteste l'Assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del Movimento Cinque Stelle a prima firma della presidente della commissione Scuola, Teresa Zotta, che impegna la sindaca Virginia Raggi e la Giunta affinchè, tra le altre cose, si affrontino "in tempi rapidi le future condizioni di erogazione di servizi all'interno delle strutture comunali del Municipio IV". 

"Grazie a questa decisione del Comune circa 80 lavoratrici, 80 donne, molte delle quali mamme, alcune delle quali in famiglie monoreddito, resteranno a casa" racconta Ilaria Orlandi, che da 18 anni lavora all'asilo La Farfalla. "Ho suprato i 50 anni, dove lo trovo un altro impiego? In questi anni abbiamo svolto un lavoro di qualità riconosciuto nei quartieri, facendoci carico anche di situazioni sociali difficili. Le famiglie ci conoscono e sono affezionate. Abbiamo riutilizzato degli spazi comunali che sarebbero rimasti abbandonati per tutti questi anni e, in nome della legalità, restiamo senza lavoro".

In sostegno di lavoratrici e famiglie anche Legacoopsociali Lazio, aderente alla Rete dei numeri pari: "Due asili chiuderanno e altri due dovrebbero riaprire a settembre con personale assunto dal comune" spiega Anna Vettigli, referente delle cooperative sociali del Lazio. "Circa ottanta lavoratrici perderanno il posto di lavoro. Educatrici che lavorano da anni per cooperative, molte delle quali con contratti a tempo indeterminato, che ora troveranno difficoltà a reinserirsi. Non solo. Le due strutture che dovrebbero riaprire a settembre verranno liberate dalle attuali cooperative solo il 31 luglio: temiamo un disservizio anche per i bambini e le loro famiglie". Legacoop Lazio "è presente oggi in Campidoglio per manifestare solidarietà a queste lavoratrici e per chiedere all'amministrazione capitolina di prorogare l'attività di queste quattro strutture di un altro anno al fine di favorire una diversa ricollocazione del personale". 

Una delegazione, al temine del consiglio, ha incontrato l'assessora Baldassarre: "Le abbiamo chiesto una proroga fino a dicembre per permettrci di trovare una soluzione. Ci ha assicurato che farà ulteriori valutazioni ma senza promettere una via d'uscita". 

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