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Inchiesta 'spese pazze' in consiglio regionale, assolti Montino e altri 12 del Pd

Tra gli assolti l'attuale sindaco di Fiumicino Esterino Montino, il senatore Bruno Astorre, il deputato Claudio Mancini, il vice segretario Pd Lazio Enzo Foschi, Claudio Moscardelli

Il Tribunale di Roma ha assolto il sindaco di Fiumicino Esterino Montino e altri 12 ex consiglieri regionali del Partito democratico nel processo sulle cosiddette spese pazze del gruppo Dem in Consiglio regionale (con i fondi a loro destinati) tra il 2010 e il 2013. I 13, insieme a Maria Assunta Turco (segretaria dell'ex consigliere Mario Perilli) e a Massimo Vincenti (amministratore della società Nuovo Paese Sera), erano accusati a vario titolo di truffa, corruzione, peculato e abuso d'ufficio ma sono stati assolti perché "il fatto non sussiste", ha detto la presidente del collegio dell'VIII sezione, Paola Roja.

Tra gli imputati il senatore e segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre, il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi, il deputato del Pd, Claudio Mancini, l'allora tesoriere del gruppo del Pd alla Pisana, Mario Perilli, oltre agli ex consiglieri regionali Giuseppe Parroncini, Carlo Umberto Punzo, Tonino D'Annibale, Marco Di Stefano, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini.

Il pm aveva chiesto l'assoluzione per intervenuta prescrizione del reato di abuso d'ufficio per gli ex consiglieri regionali del Pd tra il Enzo Foschi, Giuseppe Parroncini, Carlo Umberto Punzo, Tonino D'Annibale, Marco Di Stefano, Carlo Lucherini, Claudio Mancini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia, Daniela Valentini, 2 anni e 4 mesi per Montino per truffa e peculato, 3 anni per Mario Perilli per corruzione, 2 anni e 4 mesi per Maria Assunta Turco per peculato e truffa, 3 anni per Massimo Vincenti.

"Non c'è stato alcun illecito nelle nomine dei collaboratori assegnati al gruppo consiliare del Pd e ai singoli consiglieri negli anni 2011/2012", scrive in una nota il senatore dem Bruno Astorre.

"Nel corso dell'istruttoria dibattimentale - aggiunge - è stata dimostrata l'assoluta infondatezza del reato di abuso d'ufficio contestato anche al sottoscritto, allora vice presidente del Consiglio Regionale, come sostenuto dall'avvocato Alicia Mejía Fritsch che ringrazio".

"Sono sempre stato fiducioso, ma non nascondo che ho aspettato con ansia la conclusione di questo processo durato tanti anni - ha commentato Esterino Montino - "La motivazione è che 'il fatto non sussiste'. La sentenza ha ristabilito l'ordine vero delle cose, il gruppo di allora del Pd alla Regione Lazio aveva solo fatto il proprio dovere lavorando in totale trasparenza e onestà". 

"Ringrazio l’avvocato Antonio Andreozzi per l’eccellente lavoro svolto fino ad oggi. Ora si apre una fase nuova, per me e per la mia famiglia che si libera di un peso portato per tanto tempo - conclude Montino -. Continuerò a lavorare con la passione e l'onestà che ha sempre guidato la mia azione politica e di amministratore".

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