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Stop all’invio delle armi: l’appoggio di Raggi al referendum scatena la polemica

L'ex sindaca ha annunciato l'adesione alla campagna referendaria. Replica Sensi (PD): "E' stata la peggior sindaca dai tempi di Porsenna"

Virginia Raggi ha annunciato il proprio supporto alla campagna referendaria nazionale che parte il prossimo 22 aprile. L’iniziativa unisce due quesiti referendari, uno contro la guerra e l’altro a favore degli investimenti pubblici nella sanità. Due aspetti tra loro correlati, secondo i promotori, perché “impedendo di devolvere denaro a scopi militari, si ritaglia una somma spendibile per la salute di tutti i cittadini”.

L'adesione di Raggi al referendum

Raggi ha accettato la proposta di “collaborare e supportare la campagna” con la quale “chiedere con forza  di fermare l'invio di armi verso Paesi belligeranti e di fermare così - ha spiegato l’ex sindaca - anche il crescente aumento delle spese militari e, per converso, di riportare la Sanità pubblica al centro delle scelte strategiche e degli investimenti sul comparto sanitario”.

L’ex prima cittadina ha motivato la scelta di sostenere le due cause, promosse dalla commissione DuPre (Dubbio e Precauzione), perché “in questo momento di crisi “partitica”, che ci restituisce dati drammatici sull'astensionismo elettorale, riportare le persone a confrontarsi nelle pubbliche piazze su temi reali, sia un fondamentale esercizio di democrazia e partecipazione di cui il nostro Paese ha davvero bisogno”.

"La peggior sindaca dai tempi di Porsenna"

La decisione di Virginia Raggi, che ha concluso il suo annuncio con l’invito “a vedersi tutti in piazza il 22 aprile” non è passata inosservata. Su Twitter il senatore democratico Filippo Sensi, ha replicato all’iniziativa con un tweet che ha scatenato poi la reazione dei pentastellati. “Leggo che la peggiore sindaca di Roma dai tempi di Porsenna – ha scritto Sensi – appoggia un referendum contro l'invio delle armi all'Ucraina #slavaukraini”.

La reazione dei pentastellati

Il gruppo M5s in Campidoglio ha replicato in blocco: “Agli insulti dell'onorevole Sensi” che aveva definito Raggi la peggior sindaca dai tempi di Porsenna,  “rispondiamo con qualche domanda: che ne pensa dell'operato di Gualtieri? Dei cinghiali che invadono la città? O della spazzatura che avrebbe dovuta essere tolta dalle strade due Natali fa? Se sono domande difficili, ne abbiamo una di riserva: può dirci la sua sulle case regalate agli occupanti abusivi?”.

Le parole del senatore del Pd hanno finito per alimentare anche la reazione del capogruppo della civica Raggi Antonio De Santis “Leggo che il peggior portavoce del Pd, ai tempi della Schlein, usa toni guerrafondai ed è ancora ossessionato dalla Raggi” ha twittato l’ex assessore pentastellato.

Cos'è la commissione DuPre

La Commissione DuPre (Dubbio e Precauzione) presieduta da Ugo Mattei, è stata formata l’8 dicembre 2021 in un convegno all’International University College di Torino da un gruppo di filosofi, scienziati e giuristi nel tentativo di andare oltre l’emergenza del pensiero che con l’imposizione del green pass e poi con la guerra in Ucraina ha emarginato in Italia ogni tentativo di discussione critica, riaffermando invece il diritto a dubitare come fondamento di ogni partecipazione democratica. Ne fanno parte giuristi, filosofi e scienziati.


 

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