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L'assessore al Sociale minacciata da settimane: Marino chiede la scorta per Danese

La decisione a seguito di una serie di minacce ricevute dall'assessore, forse da ricollegare agli ambienti di Mafia Capitale. Solidarietà della giunta comunale e dei municipi

Campi rom, residence dai costi stellari, emergenza abitativa. Che la poltrona occupata dall'assessore Francesca Danese sia tra le più delicate della squadra Marino è facilmente intuibile. Chiamata a sostituire Rita Cutini, che ha ricoperto il ruolo pre Mafia Capitale, con lo scandalo delle coop di Buzzi e Carminati e il rimpasto di giunta è lei a guidare le Politiche Sociali. E qualcuno, le mosse dei primi due mesi, tra annunci e azioni concrete, non deve averle apprezzate. 

Il sindaco Marino ha ritenuto opportuno chiedere la scorta h24 al ministero dell'Interno per l'assessore al Sociale, a seguito di una serie di minacce più o meno esplicite ricevute da Danese nelle ultime settimane. Negli ambienti capitolini si pensa che le mezze parole che hanno messo in allarme l'assessore siano da ricollegare a soluzioni proposte e in alcuni casi già attuate dagli uffici di viale Manzoni.

In netto contrasto con gli interessi ruotati intorno al Mondo di Mezzo, sul quale la Procura è ancora impegnatissima con le indagini, c'è la scelta di smantellare alcuni sistemi di assistenza sociale, vedi residence (Pietralata 2 il più costoso già chiuso) a favore dei bonus casa a 800 euro per ogni nucleo familiare, o i campi rom, sui quali si sono concentrati, lo sappiamo, gran parte degli appetiti del sodalizio Carminati&Co.

Sul punto l'assessore ha già confermato l'intenzione della stessa giunta Marino: superare i villaggi attrezzati dell'ex governo Alemanno, perché a chiederlo da anni c'è l'Europa e la Strategia Nazionale di Inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, che certo non prevede i maxi ghetti. Ma chiuderli significa anche stroncare alla radice eventuali mire speculative. E qualcuno evidentemente non l'ha presa bene. 

"Con il ministro Alfano abbiamo parlato dei rischi all'incolumità fisica di Francesca Danese -ha detto il sindaco Marinoe certamente non è una bella notizia dover commentare il fatto che l'assessore alle politiche sociali, che sta facendo bene il proprio lavoro, in un ambiente dove durante il periodo della giunta Alemanno la criminalità organizzata la faceva da padrone. Un assessore che si occupa con impegno di risolvere problemi così importanti per le persone come la destinazione delle risorse economiche dell'immigrazione o di chi rimane senza casa, adesso corre rischi per la propria incolumità fisica perché minacciata".

"Questa mattina in giunta ogni assessore ha preso la parola e ha detto a Francesca che tutti ci sentiamo al suo fianco e che può contare sul nostro aiuto perché capiamo che in questo momento lei è in una delle posizioni più esposte, ma fa parte di una squadra, non è sola, è insieme agli altri 11 assessori e al sindaco - ha sottolineato poi il primo cittadino - è una donna straordinaria, sta facendo un lavoro straordinario e credo che, nonostante le minacce, continuerà con determinazione, fermezza e rigore. È davvero incredibile quello che è successo negli anni passati in questa città, dove si è utilizzata la povertà per arricchirsi illegalmente".

Compatto il fronte di solidarietà, tra tweet e note stampa, di quanti hanno espresso la loro vicinanza all'assessore. Dai sindacati, "minacce e intimidazioni pesanti e continuative -ha dichiarato la Cgil- si ricevono soltanto quando si sta facendo il proprio mestiere bene e con la schiena dritta", al deputato del Pd Marco Miccoli, "vicini a #FrancescaDanese, persona perbene con un compito difficile. #Roma non e' #MafiaCapitale. Minacce non fermeranno la buona politica", agli assessori al Sociale dei Municipi romani. 

"Vogliamo far sapere all'assessore Francesca Danese che non è sola. In questi primi due mesi dal suo insediamento alla guida del welfare di Roma, ha dimostrato di affrontare le criticità cittadine con fermezza, scardinando i luoghi comuni legati alle emergenze sociali e proponendo soluzioni alternative. Sicuramente ha toccato interessi forti ma di questo le siamo grati, perchè per restituire credibilità al nostro settore, dopo lo scandalo di mafia capitale, abbiamo bisogno di persone coraggiose come lei. Dai territori, non le faremo mancare l'appoggio che serve ad affrontare momenti delicati come quello che la città sta vivendo".

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