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La Regione ha i fondi, ma il Comune non presenta i progetti: niente ristrutturazione per 7 asili

La denuncia della regione Lazio. Torna indietro un milione e mezzo di euro

"Mancano i fondi". E' un mantra ripetuto anche dalle amministrazioni più virtuose quando i servizi al cittadino non sono soddisfacenti. Ma non sempre è così. Capita che i finanziamenti vengano erogati per poi perdersi nei meandri di incapacità, burocrazia, disattenzione. E' accaduto con oltre un milione e mezzo di euro passati in dodici anni dal Governo centrale alla regione Lazio, dalla regione Lazio al comune di Roma, e dal comune di Roma ora di nuovo alla regione Lazio, senza venire utilizzati per lo scopo iniziale: ristrutturare asili nido e micronidi nei luoghi di lavoro. 

Provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sociali e assegnati al Campidoglio tra il 2006 e il 2009 in più tranche, per un totale di 2 milioni e 800mila euro, più della metà della somma (1 milione e 553mila 200) dovrà tornare alla Pisana entro il 31 dicembre 2017. A rimetterci sette asili nido distribuiti su sei municipi della Capitale: via Mazzacurati, via XXI Aprile, via Bellingeri, Maresciallo Giardino, via di Boccea 271, piazza Cinecittà 11, Istituto Santa Maria in Aquiro. La revoca dei fondi, stabilita con determina dirigenziale del 24 agosto scorso, è prevista dalla normativa perché il termine ultimo per la rendicontazione delle spese (fissato al 30 giugno) non è stato rispettato, nonostante i solleciti. 

Se infatti il 21 aprile scorso il Campidoglio chiedeva un'altra proroga (rinunciando tra l'altro ai finanziamenti concessi per la realizzazione dei nido presso le strutture Ipab, istituti pubblici di assistenza e beneficenza, Santa Maria in Aquiro e Santa Caterina della Rosa) la regione Lazio per tutta risposta esigeva il cronoprogramma delle opere ancora da realizzare e i tempi necessari. Che però il Comune non ha mai inviato. 

"Una vergogna vera" il commento del consigliere regionale Pd Eugenio Patanè. "La regione aveva messo a disposizione del Comune i fondi per le scuole dei nostri bambini. Abbiamo perso oltre un milione e mezzo di euro". Certo, i fondi sono a disposizione da anni, e già vennero revocati per mancato utilizzo alla giunta Alemanno dall'allora governatrice Renata Polverini e lo stesso ex sindaco Marino venne sollecitato. La storia sembra dunque ripetersi, anche con chi aveva promesso di cambiare tutto. 

"Una beffa per centinaia di famiglie romane - commenta il consigliere di Fratelli d'Italia Fabrizio Santori - costrette a segnare i propri figli in asili nido privati e più costosi, a causa dell’ormai atavica carenza di strutture comunali che il M5S si permette addirittura di trascurare. L’intera vicenda è un mix incredibile di sciatteria, approssimazione e inadeguatezza del M5S che finiscono per ricadere sulla testa dei cittadini, peggiorandone i servizi e la qualità della vita".

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